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Napoletani bloccati in Finlandia, “assistiti dall’ambasciata, ma farmaci e tamponi sono a pagamento”

La mamma del 23enne napoletano a Fanpage.it: “I due ragazzi vaccinati con doppia dose dall’estate. Non potevamo immaginare questa situazione”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Stanno bene e sono assistiti dall'ambasciata italiana i due ragazzi 20enni, Fabio e Valentina, un ragazzo napoletano e una ragazza sarda, bloccati in Finlandia dopo essere risultati positivi al Covid prima del volo di rientro. I due giovani, partiti dall'Italia il 20 dicembre scorso dopo aver prenotato la vacanza ad ottobre su un corridoio Covid free, erano entrambi già vaccinati contro il Coronavirus con doppia dose dall'estate, e avrebbero dovuto fare il richiamo con la terza dose all'inizio del 2022. Nulla quindi avrebbe lasciato presagire la situazione nella quale si sono trovati. In particolare, il restare chiusi in quarantena in un bagno pubblico dell'aeroporto di Helsinki per diverse ore, subito dopo il riscontro della positività nella notte di lunedì.

I due ragazzi in contatto con l'ambasciata italiana

I due giovani, poi, nel pomeriggio di lunedì sono stati trasferiti in un ostello che si trova a ridosso dell'aeroporto. Attualmente sono in contatto telefonico con i funzionari dell'Ambasciata Italiana, che periodicamente li chiamano per conoscere le loro condizioni di salute e che li hanno messi in contatto con un medico consulente dell'ambasciata che parla italiano. “La ragazza non ha più febbre dopo il picco avuto la notte tra lunedì e martedì – racconta a Fanpage.it Patrizia, la mamma di Fabio Maria, il giovane universitario 23enne napoletano – Ringraziamo tutti coloro che ci sono stati accanto in questa situazione, aiutandoci come possibile”.

"Tamponi, visite mediche e farmaci sono a pagamento"

“Abbiamo chiesto all'Ambasciata un aiuto per i tamponi – aggiunge la madre – perché in Finlandia, a quanto abbiamo appreso, si fanno solo privatamente al costo di 150 euro l'uno. Ci hanno anche detto che nessuno porterà loro farmaci o medicine, come gli antipiretici per abbassare la febbre, ma dovranno eventualmente acquistarli da soli, attraverso un portale online finlandese di consegne a domicilio. La tessera sanitaria italiana, a quanto abbiamo appreso, garantisce solo l'assistenza in caso di ricovero. Anche l'eventuale controllo medico nella stanza in cui stanno trascorrendo la quarantena sarebbe a pagamento. In caso di sintomi gravi gli è stato detto di chiamare il 116, il numero per l'emergenza, per il trasporto in ospedale. Adesso i ragazzi stanno cercando di mettersi in contatto con le strutture sanitarie di prevenzione di Helsinki per segnalare il loro stato di quarantena, in modo da avere poi al termine dei 10 giorni di isolamento il certificato che potranno esibire per il rientro. Ma mettersi in contatto con il centralino non è facile, perché le linee sembra siano intasate”.

“Ringraziamo ancora una volta – conclude Patrizia – tutti coloro che si sono attivati per aiutarci in questa situazione. Ribadisco che i due ragazzi hanno prenotato il volo ad ottobre su corridoio Covid free, quando in Finlandia c'era un bassissimo numero di contagi. I due ragazzi si erano vaccinati spontaneamente con doppia dose ad agosto e avrebbero dovuto fare la terza tra gennaio e febbraio. Lo scenario è cambiato pochi giorni prima della partenza, quando sono arrivati i nuovi decreti del Governo”.

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