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Le case popolari al Rione Amicizia occupate dalle famiglie del clan Contini-Bosti: 17 sequestri

Sono 16 gli indagati per invasione di terreni ed edifici, 17 le case occupate. Ordinati i sequestri: 30 giorni per lasciare gli appartamenti, poi lo sgombero.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Le case popolari dell'Acer del Rione Amicizia occupate abusivamente da famiglie del clan Contini-Bosti, legato all'Alleanza di Secondigliano. Invasi anche terreni ed edifici. Scatta l'operazione della Procuratore della Repubblica di Napoli, guidata dal Procuratore Nicola Gratteri, con 17 sequestri preventivi notificati dalle forze dell'ordine, mentre i 16 occupanti indagati sono stati diffidati ad abbandonare gli immobili entro 30 giorni, al termine dei quali si avvierà la procedura per l’eventuale sgombero coatto.

Rione Amicizia, 16 indagati per occupazioni abusive

Le Forze dell’Ordine, carabinieri e polizia di Stato, hanno notificato stamattina un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli, a 16 indagati occupanti abusivi di 17 immobili che si trovano all’interno del plesso di edilizia pubblica denominato “Rione San Francesco”, e conosciuto con la denominazione di “Rione Amicizia” nel quartiere San Carlo all’Arena. L'enorme complesso di case popolari sorge in via Filippo Maria Briganti e vie limitrofe.

Il complesso residenziale è di proprietà dell’Agenzia Campana per l’Edilizia Residenziale – A.C.E.R., ed è costituito da 566 appartamenti divisi in 21 isolati dei quali 12 saranno oggetto degli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa Resilienza (“PNRR”) per essere riqualificati. Tra questi, però, una zona in particolare ha catturato l'attenzione della Procura. Si tratta dell’isolato 12, in via L.Giusso 17, una traversa di via Filippo Maria Briganti, che è occupato da nuclei familiari riferibili alla famiglia criminale Contini-Bosti, legata alla più vasta organizzazione criminale denominata “Alleanza di Secondigliano”.

Gli accertamenti svolti dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Napoli, dalla Squadra Mobile, dalla Guardia di Finanza di Napoli e dalla Polizia Locale di Napoli – Unità Operativa Tutela Patrimonio, per quanto di rispettiva competenza, hanno consentito di individuare all’interno dell’isolato 12 in argomento 17 abitazioni occupate abusivamente da soggetti che sarebbero riconducibili a contesti di criminalità anche organizzata.

L’attività investigativa interforze, svolta attraverso accertamenti documentali e dalle conseguenti attività di sopralluogo, ha permesso di raccogliere numerosi elementi, a carico dei 16indagati per invasione di terreni ed edifici. L’Autorità Giudiziaria ha concesso un termine di giorni 30 entro il quale i destinatari della misura reale dovranno abbandonare gli immobili, ed al termine del predetto periodo si avvierà la procedura per l’eventuale sgombero coatto.

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