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Bassolino: “Io candidato sindaco? Voglio dare una mano alla città. A Napoli ci sono nuovi poveri”

L’ex governatore Antonio Bassolino: “Candidato sindaco? Voglio dare una mano alla città e penso che questo dobbiamo farlo in tanti. Bisogna partire dai piccoli problemi: la manutenzione stradale, il numero dei bus, i tempi di frequenza della metro. I cittadini vogliono questo e al contempo guardare avanti e costruire il futuro”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Candidato sindaco? Voglio dare una mano alla città e penso che questo dobbiamo farlo in tanti”. Così Antonio Bassolino, intervenuto alla trasmissione Tagadà su La7. L'ex governatore della Campania è pronto a scendere in campo per le prossime elezioni amministrative a Napoli per “dare una mano”, anche se alla domanda diretta della conduttrice Tiziana Panella se sarà lui il candidato sindaco alle elezioni del 2021, preferisce, come di suo consueto, mantenere un atteggiamento neutro.

Antonio Bassolino, insomma, che nel corso degli ultimi anni ha collezionato ben 19 assoluzioni, chiudendo senza un graffio la stagione del commissariamento dei rifiuti, non nasconde la sua disponibilità a mettersi in gioco ancora una volta per aiutare Napoli, in una fase, peraltro, particolarmente difficile per la città, che ai problemi atavici ha dovuto aggiungere anche quello della crisi economica legata al Coronavirus.

A Napoli nuova povertà e disperazione

Alla domanda “Bassolino, lei potrebbe tornare a candidarsi?”, l'ex sindaco risponde: “Io penso che ora ognuno di noi ha il dovere di stare dentro la città e anche dentro le sofferenze della città che sono oltre che fisiche, anche sofferenze sociali. Basta andare ogni mattina fuori alle mense dei poveri. Ogni giorno fuori al monte dei pegni. Camminare per strada per capire che ci sono fasce di nuove povertà e di disperazione”.

Le priorità per la città? "Strade, bus e metro"

Poi, incalzato dalle domande della conduttrice su un suo impegno diretto nell'amministrazione della città, l'ex governatore chiarisce: “Io voglio dare una mano alla città, ora, e penso che questo dobbiamo farlo in tanti. Stare dentro la gravità della situazione. Partire dalla realtà e vedere come affrontare le piccole cose della vita quotidiana che messe assieme sono grandi cose. Per esempio la manutenzione stradale, il numero dei bus, i tempi di frequenza della metro. I cittadini vogliono questo e al tempo stesso guardare avanti, costruire il futuro”.

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