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Arrestato sindaco di Marigliano, il Pd Napoli: “Per noi è un duro colpo”

Questa mattina, il sindaco di Marigiliano (Napoli) Antonio Carpino è stato arrestato con l’accusa di ““scambio elettorale politico-mafioso” e “corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso. Il Pd Napoli, con il quale Carpino si sarebbe ripresentato alle elezioni di settembre a Marigliano, ha così commentato la notizia: “Duro colpo per noi”.
A cura di Valerio Papadia
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Antonio Carpino, sindaco di Marigliano
Antonio Carpino, sindaco di Marigliano

Antonio Carpino, sindaco di Marigiliano, cittadina della provincia di Napoli, è stata arrestato questa mattina dai carabinieri, insieme ad altre persone, con le accuse di “scambio elettorale politico-mafioso” e “corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso". Carpino, in carica con il Pd nella cittadina della provincia partenopea, si sarebbe ripresentato con il Partito Democratico tra qualche mese, in settembre, per le elezioni del nuovo sindaco di Marigliano. Ecco che allora Marco Saracino, segretario del Pd Napoli, ha così commentato la notizia del suo arresto: "La notizia dell'arresto di Antonio Carpino ci colpisce duramente: nessuno avrebbe immaginato i fatti che lo hanno determinato".

"Abbiamo totale fiducia nella magistratura – continua il segretario del Partito Democratico a Napoli – e siamo certi che svolgerà con rapidità il suo lavoro di approfondimento delle accuse, anche alla luce della ricostruzione dei fatti che il sindaco Carpino, come pure auspichiamo, fornirà. Ci aspettiamo che tale ricostruzione possa chiarire le gravissime contestazioni che oggi gli sono mosse".

Il sindaco di Marigliano è stato arrestato questa mattina nell'operazione che ha visto coinvolti i carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Castello di Cisterna che, su richiesta del gip del Tribunale di Napoli e dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea hanno arrestato non soltanto Antonio Carpino, ma anche Luigi Esposito, già detenuto in regime di 41 bis che, in concorso tra loro e con i collaboratori di giustizia Cristiano Piezzo, Massimo Pelliccia e Tommaso Schisa, sono indagati per "scambio elettorale" e "corruzione elettorale aggravata dal cosiddetto metodo mafioso", reati commessi a Marigliano tra il 2014 e il 2015.

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