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Addio a Gianni Raviele, colonna della Rai: lutto nel mondo del giornalismo e della cultura campana

Morto all’età di 89 anni Gianni Raviele, storico giornalista di cultura originario di San Martino Valle Caudina, dove viveva anche oggi. Già caporedattore del Tg Rai delle 13.30, di cui fu fondatore con Piero Angela ed Andrea Barbato, divenne responsabile della cultura del Tg1 e vicedirettore del Tg2.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Morto all'età di 89 anni Gianni Raviele, storico giornalista ed esperto di cultura campano. Nato a San Martino Valle Caudina, in provincia di Avellino, era stato tra i padri fondatori del Telegiornale delle 13.30 sulla Rai, assieme a Piero Angela ed Andrea Barbato, diventandone subito caporedattore. Per anni è stato responsabile della cultura del Tg1 e vicedirettore del Tg2, prima di diventare direttore generale di Tele San Marino tra il 1995 ed il 1997 e poi di Canale 58, emittente televisiva della vicina Ariano Irpino, dall'anno successivo. A sua firma furono anche trasmissioni culturale storiche per la Rai, come Prisma, andato in onda fino al 1980, e Primissima, curate con Vincenzo Mollica e Lello Bersani.

Raviele tuttavia era rimasto legatissimo al territorio di San Martino Valle Caudina, dove nel 1972 aveva fondato la locale Pro Loro, organizzando mostre e concerti, tanto da far diventare la rassegna annuale nella cittadina irpina come uno degli eventi più attesi. Proprio in uno di questi, Raviele riuscì a portare Lucio Dalla che in quell'occasione presentò per la prima volta al pubblico la sua canzone "Caruso", poi diventata uno dei suoi più grandi successi di sempre. Ma in generale i suoi eventi nella valle Caudina avevano sempre ottenuti grandissimi riscontri in termini di pubblico e di successo. Proprio la Pro Loco di San Martino Valle Caudina lo ha ricordato così:

La morte di Gianni Raviele, fondatore e storico presidente della nostra Pro Loco, ci rattrista non poco. Il nostro paese perde una pietra miliare della sua recente storia culturale ed un uomo buono che ha saputo lavorare per il bene della sua terra che ha amato profondamente. La Pro Loco ha vissuto con lui la sua stagione migliore. La visione alta della cultura, la capacità di leggere in anticipo i segni dei tempi ed un vissuto lavorativo di tutto rispetto, ne hanno fatto un personaggio simbolo del nostro sud e del nostro paese. Il prossimo anno la Pro Loco ricorderà il cinquantesimo di fondazione. Sarà l'occasione giusta per tributare a Gianni Raviele l' omaggio che merita.

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