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“A Napoli stop ai lanci di lanterne cinesi e palloncini in cielo: inquinano e poi gli animali li mangiano”: c’è la proposta

Presentato un ordine del giorno al consiglio comunale di Napoli per vietare il lancio di palloncini e lanterne cinesi inquinanti.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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A Napoli stop ai lanci in cielo di lanterne cinesi, palloncini e coriandoli di plastica: inquinano e sono pericolosi per gli animali, come cani, gatti, uccelli e pesci, perché a volte li ingoiano. Arriva la proposta in consiglio comunale per vietare con un'ordinanza "la dispersione di lanterne, palloncini e coriandoli di plastica su tutto il territorio del Comune di Napoli". A presentarla il presidente della Commissione Bilancio e Patrimonio, Walter Savarese, che ha firmato l'ordine del giorno programmato per la seduta del 22 settembre.

"I palloncini di plastica fanno male alla natura"

Il tema è quello della tutela ambientale, uno degli obiettivi prioritari delle amministrazioni a tutti i livelli. Napoli negli ultimi anni è diventata una grande meta turistica internazionale. Il Comune sta investendo risorse per avere strade e piazze più pulite. Spesso, però, nelle feste private per compleanni, matrimoni, battesimi e prime comunioni, ma anche gender reveal e baby shower, si sta diffondendo l'abitudine di lanciare in aria decine di lanterne volanti e palloncini di plastica. Secondo la proposta, considerando che "uno dei principali materiali quale fonte di inquinamento è rappresentato dalla plastica" e che "in numerose feste, sia pubbliche che private, manifestazioni sportive, cerimonie ed eventi all’aperto è consuetudine utilizzare questi materiali", ridurli aiuterebbe a contrastare l'inquinamento.

"Una volta ricaduti in mare o sulla terra – è spiegato nella proposta – vengono confusi come cibo sia dai pesci che dagli uccelli e dunque la dispersione di palloncini frammenti e lanterne di plastica rappresenta un pericolo concreto per la fauna marina e terrestre. Gli animali che ingeriscono pezzi di plastica vanno incontro a sofferenze fisiche e morte certa. Inoltre, il mar Mediterraneo è un bacino chiuso e quindi vulnerabile ed è una delle aree più colpite dall’inquinamento da plastica". Da qui, l'iniziativa, che si propone anche di "sensibilizzare la cittadinanza e promuovere una cultura ambientale più consapevole, in linea con gli obiettivi di sostenibilità della nostra amministrazione".

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