44 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Morte di Priebke: le reazioni di Anpi e Comunità Ebraica

Il presidente dei “partigiani” romani: “È morto un assassino che ha ucciso più persone di un serial killer, che non si è mai pentito di quello che ha fatto e che peraltro ha vissuto una vita lunghissima in parte anche felice”.
A cura di D. F.
44 CONDIVISIONI
Immagine

Si susseguono in queste ore i commenti alla morte di Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine deceduto oggi pomeriggio a Roma e condannato all'ergastolo. Francesco Polcaro, presidente dell'Anpi di Roma, ha affermato: "Non posso dire che piangerò. È morto un assassino che ha ucciso più persone di un serial killer, che non si è mai pentito di quello che ha fatto e che peraltro ha vissuto una vita lunghissima in parte anche felice". "Per moltissimi anni infatti dopo la seconda Guerra Mondiale Priebke è stato padrone di se stesso, ha vissuto una vita normale, in Sud America, arrivando anche a diventare presidente di un'associazione culturale a Bariloche, in Argentina. Ha iniziato a scontare la sua pena da non moltissimo, dopo essere stato estradato in Italia. È naturale che una persona di cento anni muoia e non ho altri commenti da fare. Mi auguro solo – conclude – che le autorità non permettano che i funerali di questa persona si trasformino in una manifestazione di apologia del nazismo. Per i partigiani resterà sempre un feroce assassino e un nazista".

Riccardo Pacifici, presidente della Comunità Ebraica di Roma, ha dichiarato: "Di fronte alla morte di Priebke non si piange e non si ride perché in nessuno dei due casi le vittime potrebbero tornare indietro, in vita. Resta l'amarezza per una figura che non si è mai pentita di ciò che ha compiuto e si è sporcata le mani di sangue come tutte le truppe naziste. Ora le sue vittime sono ad attenderlo lassù in cielo, nella speranza che ci sia giustizia divina".

44 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views