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Monsanto-Bayer, c’è l’accordo: nasce colosso più potente del Lussemburgo

Bayer ha raggiunto un’intesa definitiva per l’acquisizione di Monsanto a 128 dollari per azione. Nasce così un colosso globale di chimica, agricoltura e biotecnologie.
A cura di S. P.
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Siglato l'accordo definitivo per la fusione tra la tedesca Bayer e l'americana Monsanto. La notizia, anticipata dalla stampa internazionale, è stata confermata da Bayer che ha fatto sapere di aver raggiunto un’intesa per l’acquisizione di Monsanto a 128 dollari per azione, per un totale di 66 miliardi di dollari compreso il debito. Si tratta per gli azionisti Monsanto di un premio di 44% rispetto al prezzo di chiusura del titolo il 9 maggio, alla vigilia dell'annuncio dell'offerta. Le due società sono arrivate a un accordo per un indennizzo da due miliardi di dollari nel caso in cui l'Antitrust dovesse bocciare l'operazione. L'accordo dovrebbe essere chiuso entro la fine del 2017. Nel comunicato che annuncia l’accordo si legge che Bayer intende finanziare la transazione combinando debito ed equity. La componente equity di circa 19 miliardi dovrebbe essere raccolta tramite l'emissione di bond convertibili e aumento di capitale.

Accordo da record – Quella appena conclusa tra Bayer e Monsanto è un’operazione imponente che con i suoi 66 miliardi di dollari vale più dell’intero Pil di Paesi come la Croazia e il Lussemburgo. Rappresenta inoltre il più grande accordo che abbia mai coinvolto un acquirente tedesco, battendo la fusione del 1998 di Chrysler da parte di Daimler, che valutò la casa automobilistica statunitense più di 40 miliardi di dollari.

Le trattative tra le due società andavano avanti da mesi – Nel corso della mattinata si erano susseguite indiscrezioni secondo cui Bayer aveva elevato la proposta fino a 130 dollari ad azione. Le trattative per il matrimonio tra il colosso tedesco chimico-farmaceutico e la multinazionale di biotecnologie per l’agricoltura andavano avanti da mesi. La prima offerta di Bayer risale a maggio, poi un’altra dello scorso luglio era stata rispedita al mittente da Monsanto: la proposta da 125 dollari per azione era considerata “inadeguata” dal punto di vista finanziario. In ogni caso Monsanto aveva sottolineato che le porte erano aperte a eventuali nuove trattative. Che così sono arrivate. Il sei settembre scorso il consorzio di Leverkusen aveva aumentato l'offerta da 125 a 127,50 dollari per azione. L’accordo raggiunto dà vita ora alla maggior compagnia di chimica applicata all'agricoltura del mondo.

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