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Violentata nel letto dell’ospedale: sarà cancellato dopo 20 anni il processo che non è mai iniziato

Una ragazza era stata violentate nel letto dell’ospedale dove era ricoverata. Vent’anni dopo il processo non è mai iniziato perché da allora l’aggressore è irreperibile.
A cura di Giorgia Venturini
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Si era infilato nel letto di una donna ricoverata all'ospedale di Circolo di Varese e l'ha palpeggiata. Da allora sono passati quasi vent'anni. Da allora non è mai iniziato un processo: nome e cognome dell'imputato è noto, ma per tutto questo tempo è stato irreperibile. Nulla sono servite le ricerche delle forze dell'ordine.

Il processo quindi per vent'anni è rimasto sospeso. Ma dal prossimo gennaio potrebbe sorgere un nuovo problema: stando alla riforma Cartabia, il caso dovrebbe chiudersi definitivamente e il giudice dovrebbe emettere una sentenza di non doversi procedere per irreperibilità.

La violenza sessuale in ospedale

Nel dettaglio i fatti risalgono al 17 novembre del 2003. Come riporta La Prealpina, la donna aveva poco più vent'anni e stava dormendo nel letto dell'ospedale dove era ricoverata quando si è accorta che un uomo si era intrufolato sotto le coperte e ha iniziato a toccarla. La giovane ha cercato immediatamente di liberarsi, ma lui l'ha immobilizzata e le ha tappato la bocca con una mano per impedirle di urlare.

Pochi secondi dopo l'ha costretta a subire violenza sessuale. Poi finalmente la donna è riuscita a divincolarsi e a gridare richiamando l'attenzione degli infermieri. Solo allora l'aggressore è fuggito.

Il processo mai iniziato

Subito dopo la testimonianza della giovane e quella degli operatori sanitari, le forze dell'ordine individuano l'aggressore: si tratta di un cittadino del Sudan che oggi avrebbe 40 anni. Subito viene accusato di violenza sessuale. Il resto è storia di rinvii a giudizi e atti processuali: il procedimento nel 2005 arriva a un rinvio a giudizio, ma poco dopo, forse per qualche atto nullo, torna al giudice per l'udienza preliminare. Nel 2012 si arriva a un secondo rinvio a giudizio. L'uomo è difeso dagli avvocati Fabio Fiore e Paolo Valenzano. Ma da anni è irreperibile.

Il Tribunale non ha potuto far altro che prendere atto della irreperibilità: è stata rinnovata la sospensione del processo e sono state disposte nuove indagini. Ora la prossima udienza è fissata per il marzo del 2023 quando il giudice potrebbe pronunciare una sentenza di non doversi procedere. Nel caso in cui l'imputato venisse rintracciato il processo prenderà il via.

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