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Vaccino ai fragili, la denuncia: “Nessun portale per registrarci, attendiamo chiamata da Regione”

A Lodi nasce un gruppo spontaneo di famiglie con figli con disabilità “Fragili per aria” che chiede a Regione più chiarezza sulle vaccinazioni. Nei piani Regione Lombardia inizierà a chiamare i fragili dal 6 aprile per poi dare il via alle vaccinazioni dal 15 aprile. La modalità però non è la stessa delle altre categoria: “Non possiamo prenotarci direttamente sul portale ma dobbiamo attendere una chiamata. È assurdo pensare che facciano oltre 200mila chiamate in poco tempo. Senza contare che resta da capire su quale elenco si baseranno”, denuncia a Fanpage.it Alessandra Casula, portavoce del gruppo.
A cura di Giorgia Venturini
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"Tra due giorni inizierà la prenotazione per le vaccinazioni anche per i fragili in Regione Lombardia, ma per loro non è previsto nessun accesso a un portale. Noi famiglie dobbiamo attendere una chiamata. Assurdo". A denunciare poca chiarezza per l'avvio della vaccinazione per i fragili, tra cui le persone con disabilità, è Alessandra Casula, che insieme ad altre famiglie lodigiane ha dato vita al un gruppo spontaneo "Fragili per aria", che può contare del supporto anche del coordinamento Uguali e doveri.

In Lombardia c'è una data sul via libera alla campagna vaccinale per i più fragili: dal 6 aprile il Pirellone inizierò a contattare i cittadini più vulnerabili per fissare gli appuntamenti per le vaccinazioni, che partiranno dal 15 aprile, come ha annunciato la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti. E proprio la modalità di prenotazione starebbe il primo vero problema per Alessandra Casula: "Non è pensabile – spiega a Fanpage.it – che dobbiamo attendere una chiamata per vaccinare i nostri figli e noi genitori in quanti caregiver. È assurdo pensare che passano fare 200mila chiamate in poco tempo: quante persone e ore di lavoro sono necessarie prima che chiamino tutti?". L'alto numero di chiamate però non è l'unico ostacolo prima di arrivare al vaccino, Casula si chiede anche "su quale lista si baseranno per le chiamate. Quella in mano all'Inps non è completa e non sempre è aggiornata. Conclusione: le persone con disabilità che non frequentano un centro diurno rischiano di non essere chiamate".

La proposta delle famiglie con figli con disabilità di affidare le chiamate agli ospedali

Dalle prime informazioni è emerso che la persona affetta da disabilità che non è stata chiamata nei successivi 15 giorni a partire dal 6 aprile può rivolgersi al medico di base per un supporto alla prenotazione. "Ma anche in questo caso restano assenti ancora le modalità: non abbiamo un portale a cui accedere", continua Alessandra Casula. Dopotutto però "dallo scorso 10 marzo Regione Lombardia aveva deciso di aderire alla campagna vaccinale nazionale che prevedeva di vaccinare i fragili in contemporanea agli over 80, ma questo non è successo". Bisognerà attendere dunque il 6 aprile per capire se partiranno le chiamate e se in poco tempo Regione raggiungerà tutte le persone con disabilità, e i rispettivi caregiver lombardi. Eppure per Alessandra e per tutte le altre famiglie di "Fragili per aria", bastava "mettere a disposizione un numero di telefono per chiamare noi per la prenotazione oppure affidare la gestione agli ospedali. Avremmo fatto prima: non è pensabile invece che sono stati vaccinati prima gli amministratori delle strutture sanitarie prima dei fragili". E conclude: "Tutta questa confusione la vivo come un affronto alla dignità umana".

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