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Ragazzi vanno a pesca di lucci nel lago Superiore ma trovano una bomba della Seconda guerra mondiale

Un ordigno è stato estratto dalle acque del lago Superiore a Mantova da due ragazzi che stavano pescando lucci. La Prefettura ha disposto un sopralluogo per chiarire l’eventuale pericolosità, dopodiché la bomba da mortaio della Seconda guerra mondiale sarà inertizzata dagli artificieri.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
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Due amici che stavano pescando a Cittadella (Mantova) hanno estratto dalle acque del lago Superiore un ordigno. A un primo controllo, parrebbe essere una bomba da mortaio risalente alla Seconda guerra mondiale. I ragazzi hanno dato subito l'allarme e già nel pomeriggio di ieri, mercoledì 3 gennaio, la Prefettura di Mantova ha chiesto l'intervento degli artificieri del Decimo Genio guastatori di Cremona. Prima, però, sommozzatori, vigili del fuoco, i tecnici dell'Agenzia interregionale per il fiume Po, della Provincia e le forze dell'ordine dovranno capire se si tratti di un manufatto con reale pericolo di esplosione. L'area del ritrovamento è stata chiusa ai cittadini e presidiata anche di notte per evitare intrusioni.

La pesca dell'ordigno

Era da diversi giorni ormai che i due amici, un 20enne e un 17enne, andavano a pesca di lucci e siluri sulle rive di Cittadella, di fronte a Mantova. "Avevo appena comprato un'esca dopo averne perse altre tre nei giorni scorsi, sempre nello stesso punto", ha raccontato il più grande dei due alla Gazzetta di Mantova, "alla quarta che si è impigliata ho tirato fuori la corda con il magnete per recuperarla".

Quello usato dal ragazzo, però, non era un normale magnete. Con una forza di trazione da tre quintali, il 20enne ha tirato su dal fondale del lago Superiore una bomba: lunga circa 40 centimetri, è stata subito ributtata in acqua a circa un metro di profondità e assicurata alla ringhiera della pista ciclabile con una corda.

L'allarme e la decisione della Prefettura

Nel frattempo, l'amico 17enne si era messo a fermare i passanti avvertendoli del pericolo. Poco dopo sono arrivati sul posto i carabinieri insieme ai vigili del fuoco. La polizia locale, inoltre, ha emesso immediatamente un'ordinanza per chiudere il percorso ciclopedonale e il sottopasso ferroviario tra via dei Mulini e l'Isola delle Oche.

La Prefettura di Mantova ha disposto per oggi pomeriggio, giovedì 4 gennaio, un sopralluogo a cui parteciperanno i sommozzatori della Marina Militare da Porto Venere (La Spezia), i vigili del fuoco, l’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) e la Provincia. Una volta stabilito se la bomba è a reale rischio di esplosione o meno, interverranno i guastatori dell’Esercito da Cremona.

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