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Papà scrive una lettera alla polizia e fa arrestare il pusher: “I miei figli si stanno rovinando per la droga”

Un padre di Brescia ha scritto una polizia locale. Senza firmarla, gli ha fornito precise indicazioni su un pusher che vendeva droga ai suoi figli. In poco tempo, l’uomo pregiudicato è stato arrestato.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
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Agli uffici della polizia locale di via San Faustino, a Brescia, è arrivata qualche giorno fa una lettera. Non riportava alcuna firma, ma la prima frase ha attirato l'attenzione degli agenti. "I miei figli si stanno rovinando la vita per la droga".

Quella che si erano ritrovati tra le mani non era una normale lettera in cui un padre si dispera per la situazione della propria famiglia, ma una lista di precise indicazioni. In poco tempo, la polizia è riuscita a risalire a uno spacciatore che vendeva eroina in tutta la parte orientale della Lombardia.

Una vecchia conoscenza

Nessun nome scritto, ma strade, orari, modelli di auto e perfino i colori delle carrozzerie. Indicazioni così precise da non poter essere sottovalutate. Il nucleo di polizia giudiziaria ha iniziato a esaminarle una per una, arrivando in poco tempo a individuare un profilo che già conoscevano bene.

Un tunisino, classe 1965, che avevano già arrestato nel 2010 per spaccio. Un elemento che ha portato a una decisa accelerata alle indagini.

Le indagini della polizia, tra appostamenti e pedinamenti

Appostamenti, pedinamenti, strategie per capire le abitudini di quell'uomo. Il punto di partenza era il suo appartamento nel quartiere del villaggio Prealpino. Quasi ogni giorno, usciva di casa, riempiva il doppiofondo dietro alla radio dell'auto e partiva per il giro di consegne: da Brescia alla Fascia d'Oro, poi anche Montichiari e Mantova.

Capita la routine, gli agenti lo hanno fermato proprio quando stava per partire trovando così nell'auto 40 dosi di eroina e la chiave dell'appartamento.

L'appartamento usato come base operativa e deposito

Il pusher usava quella casa come base operativa, ma anche come deposito. Usando frullatori e altre attrezzature come i bilancini, tagliava i "sassi" di eroina e ci preparava le dosi, anche cinquanta alla volta.

Su un tavolino altri pacchetti erano pronti per essere consegnati. Infine, il grosso del materiale sequestrato è stato trovato nell'armadio della sua camera da letto: 30 grammi di cocaina e 1,4 chili di eroina pura ancora da tagliare.

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