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Milano, una targa per Veronica in memoria di Enzo Jannacci: “Il primo amore di tutta via Canonica”

“Veronica, il primo amore di tutta via Canonica”. La cantava così Enzo Jannacci nel 1965, reinventando un episodio di vita vera e immaginando la storia di una prostituta di quartiere che lavorava al teatro Carcano e, appunto, viveva in via Canonica a Milano. E proprio qui, al civico 41, verrà affissa una targa in memoria del compianto cantautore milanese. “È sempre un grande piacere quando papà viene ricordato con questo affetto”, dichiara a Fanpage.it Paolo Jannacci.
A cura di Filippo M. Capra
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(LaPresse)
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Un omaggio ad uno dei suoi più grandi cantautori. Milano si appresta ad affiggere una targa in memoria di Enzo Jannacci, compianto artista scomparso nel 2013, in via Canonica, dove, stando alle sue parole, viveva Veronica. La decisione è stata assunta all'unanimità dalla giunta del Municipio 8 e "convalidata" dallo stabile al civico 41. Al momento, non vi è una data di inaugurazione, ma si parla di metà dicembre. E, se le misure anti contagio lo consentiranno, in programma ci sarebbe anche un mini concerto, organizzato per ricordare ulteriormente Jannacci.

Veronica, il primo amore di tutta via Canonica

"Enzo Jannacci è stato cantautore, compositore, sceneggiatore, attore e medico, tra i maggiori protagonisti della scena culturale italiana del dopoguerra", si legge nella delibera di approvazione dell'affissione della targa. "Le sue opere e le sue canzoni – si legge ancora – attraversano la storia recente della città di Milano, che lui descrive sempre attraverso gli occhi delle persone più deboli e fragili, senza mai cadere nel paternalismo, mantenendo uno stile anticonformista e allo stesso tempo poetico". La targa reciterà una citazione della canzone: "Veronica, il primo amore di tutta via Canonica". "Mi fa sempre un immenso piacere quando ricordano mio papà con un affetto e una stima tali, è un riconoscimento tangibile", spiega Paolo Jannacci a Fanpage.it, aggiungendo che è un ulteriore segno del bene voluto dalla città nei confronti del padre, così che "ci si possa ricordare di lui in maniera concreta":

Storia della canzone Veronica

Scritta nel 1964 insieme a Sandro Ciotti e Dario Fo, e pubblicata l'anno successivo, Veronica è una canzone nata "una sera entrando alla Bussola", come racconta lo stesso Ciotti nel libro "Quarant'anni di parole". Il giornalista, scomparso nel 2003 a Roma, rivela che all'interno del locale "c’era una madre che si era persa la figlia e andava avanti e indietro, tenendo in mano il suo giacchino, chiamando «Veronica! Veronica! Dov’é Veronica?»". Allora, Ciotti esclamò: "Veronica, amavi sol la musica sinfonica", e diede il via alla nascita della canzone, definita "da ubriachi" da Dario Fo. Dunque, i tre scrissero la storia di una prostituta di quartiere che lavorava al teatro Carcano "in pè".

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