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Milano, donna con tumore al cervello operata con il robotiscopio: è il primo intervento al mondo

All’ospedale San Raffaele di Milano è stato operato un tumore al cervello utilizzando un microscopio-robot controllato dal chirurgo con il semplice spostamento della testa. Si tratta del primo intervento di questo tipo al mondo: l’operazione è stata eseguita su una donna che ora sta bene ed è stata dimessa dall’ospedale.
A cura di Giorgia Venturini
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L'équipe medica del San Raffaele al lavoro con il robotiscopio
L'équipe medica del San Raffaele al lavoro con il robotiscopio

Primo intervento chirurgico al mondo al cervello con un robotiscopio. Il primato va all'ospedale San Raffaele di Milano: l'équipe medica del primario di Neurochirurgia Pietro Mortini ha rimosso un tumore celebrale con l'utilizzo di un robotiscopio, ovvero un dispositivo digitale robotico controllato con un semplice movimento della testa. A sottoporsi all'intervento, una donna a cui era stata diagnosticato un tumore benigno due mesi fa: ora sta bene ed è già stata dimessa dall'ospedale.

Un braccio robotico con microcamere guidato dal chirurgo 

Dall'ospedale spiegano i dettagli: "Si è trattato di un tipo di neoplasia benigna che rappresenta circa il 15-20 per cento di tutti i tumori cerebrali e colpisce prevalentemente persone di sesso femminile di mezza età". E aggiungono: "L’operazione, durata poco più di un’ora, è stata condotta con una tecnica unica nel panorama mondiale, basata sull’utilizzo di un robotiscopio, ossia un microscopio-robot controllato completamente da remoto grazie ai movimenti della testa del chirurgo". Così i medici si sono serviti di un braccio robotico ad alta precisione con all'estremità delle microtelecamere capaci di trasmettere immagini video tridimensionali in tempo reale. A guidare il braccio è il chirurgo che durante tutta l'operazione indossa un casco con due microschermi incorporati: "Tramite piccoli e semplici movimenti della testa può impartire i comandi al braccio robotico grazie a dei sensori di posizione ed accelerometri contenuti nel casco che indossa", spiegano dall'ospedale.

Con la robotica si riducono i tempi in sala operatoria

La robotica sta facendo grandi passi in avanti nella chirurgia. E i vantaggi non sono pochi: "Permette di ingrandire il campo operatorio – precisa il professor Mortini -. In particolare il chirurgo può agire in maniera continuativa senza interruzioni per la regolazione degli ingrandimenti e della messa a fuoco grazie alla speciale tecnologia che consente di modificare tutte le impostazioni dell’apparecchio con semplici movimenti della testa che vengono tramutati in movimenti del braccio robotico e delle telecamere tridimensionali ad alta risoluzione”. E poi il professore conclude: "Abbiamo iniziato operando un meningioma, ma il campo di applicazione di questa nuova tecnologia sarà tutta la neurochirurgia con una notevole riduzione dei tempi dell’operazione, il tutto a vantaggio dei pazienti".

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