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Covid 19

Lombardia dà l’ok al richiamo con AstraZeneca per chi rifiuta la somministrazione eterologa

Regione Lombardia segue le disposizioni del Ministero della Salute e consente il via libera al richiamo con AstraZeneca per chi rifiuta la somministrazione eterologa. Questo però sarà possibile “qualora risulti impossibile convincerli a ricevere Pfizer o Moderna e previa la firma del consenso informato”, come confermano sia dal governo che da Regione con una nota.
A cura di Giorgia Venturini
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Dopo le indicazioni del Ministero della Salute, scatta l'ok anche in Lombardia per il richiamo con AstraZeneca per gli under 60 che non vogliono procedere con la seconda somministrazione di Pfizer e Moderna: il Ministero infatti ha accolto la richiesta di alcuni cittadini che hanno espresso il loro interesse ad effettuare il richiamo e completare l'immunizzazione con lo stesso farmaco con cui avevano ricevuto la prima dose, cioè AstraZeneca. Solo la scorsa settimana invece il governo aveva comunicato in modo perentorio le sospensione della somministrazione del siero di Oxford dopo i dubbi sorti il caso di Camilla, la ragazza di 18 anni morta ieri all'ospedale di Genova dopo una trombosi al seno cavernoso con emorragia cerebrale.

Ora Regione Lombardia ha fatto sapere di rendere immediatamente operative le indicazioni del Ministero della Salute. Lo comunica la direzione Welfare di Regione Lombardia che specifica: "Previa anamnesi e parere medico i cittadini interessati potranno optare per la somministrazione della seconda dose ancora con AstraZeneca qualora risulti impossibile convincerli a ricevere Pfizer o Moderna e previa la firma del consenso informato".

Al centro del dibattito di questi ultimi giorni però non c'è solo AstraZenaca: la circolare del Ministero ha chiarito anche l'utilizzo del vaccino anti-Covid monodose di Janssen (Johnson&Johnson). Nel dettaglio, il farmaco è raccomandato agli over 60, ma il rapporto benefici-rischi del suo impiego potrebbe risultare favorevole anche per gli under 60, se la vaccinazione monodose è giudicata preferibile. Pertanto Regione Lombardia ha voluto anche precisare che "il vaccino Johnson&Johnson resta riservato agli over 60 o a specifiche situazioni".

Il prossimo 10 luglio si raggiungeranno le 10 milioni di dosi somministrate

Intanto procede la campagna vaccinale di Lombardia che il prossimo 10 luglio raggiungerà le 10 milioni di dosi somministrate. Prossimo traguardo sarà quello di metà agosto quando i lombardi vaccinati saranno il 75 per cento: questo sarà possibile solo se continueranno ad arrivare le dosi di vaccino promesse e se si manterrà la media di 100mila dosi somministrate al giorno. Di questo passo, come precisa la vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti, tra la fine di luglio e l'inizio di agosto in tutta la regione si raggiungerà l'immunità di comunità. Nota negativa è che ad oggi sono soprattutto i giovanissimi – quelli che vanno dai 12 ai 20 anni – a non aver prenotato ancora il vaccino: "Sono sicuro che i loro timori nei confronti al vaccino andranno a calare nelle prossime settimane, così potremo accelerare la somministrazione delle dosi per loro ad agosto e settembre. Poi a ottobre ripartiamo con la terza dose", spiega Guido Bertolaso, il coordinatore della campagna vaccinale in Lombardia.

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