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Il Comune avvia il provvedimento disciplinare per i vigili che hanno picchiato la donna a Milano

Il sindaco Beppe Sala ha annunciato di aver avviato la procedura per un provvedimento disciplinare nei confronti degli agenti della Polizia Locale che hanno picchiato una donna a Milano.
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Il Comune di Milano ha deciso di avviare un provvedimento disciplinare nei confronti dei quattro agenti della Polizia Locale che mercoledì 24 maggio hanno brutalmente picchiato una donna dopo averla fermata per motivi che non sono ancora stati chiariti. Secondo il sindaco di Milano, Beppe Sala, sono infatti emersi "errori procedurali evidenti". Intanto i vigili urbani sono anche stati denunciati dalla vittima per lesioni aggravate, tortura e minacce.

Il provvedimento disciplinare

Il sindaco Sala questa mattina ha annunciato l'avvio di un provvedimento disciplinare nei confronti dei vigili che si sono resi responsabili del pestaggio nei confronti di una donna e che sono stati scoperti soltanto grazie a un cittadino che ha ripreso l'aggressione e ha postato il video.

"Il comandante della Polizia Locale, Marco Ciacci, dopo aver raccolto informazioni,  mi ha formalmente presentato un quadro più preciso dell'accaduto e ciò mi porta a confermare la valutazione del primo momento", ha spiegato Sala per poi aggiungere: "Ritengo sia doveroso a questo punto l'avvio del procedimento disciplinare di pertinenza dell'amministrazione comunale, in attesa che l'autorità giudiziaria completi valutazioni più approfondite e intervenga con i provvedimenti di sua competenza".

"Subito dopo aver visto le immagini diffuse da alcuni media ho dichiarato, pur senza conoscere i fatti nel dettaglio, che il comportamento di alcuni agenti della Polizia Locale appariva grave e non in linea con il modus operandi dei tanti ghisa che quotidianamente si impegnano con dedizione per la nostra città", ha poi voluto chiarire il primo cittadino milanese.

Le indagini della Procura

Intanto continuano anche le indagini della procura della Repubblica, coordinato del procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, sul cui tavolo è arrivata ieri la denuncia della vittima. L'avvocata Debora Piazza ha ipotizzato per tre dei quattro agenti i reati di lesioni aggravate dall'abuso della pubblica funzione e dalla discriminazione, oltre che per tortura e minacce gravi.

Anche il professore Antonio Marchesi, docente di Diritto Internazionale dell'Università di Teramo e già presidente di Amnesty International Italia ha sostenuto in un'intervista a Fanpage.it che, osservando le immagini anche del secondo video diffuso da un altro cittadino, è ravvisabile il reato di tortura.

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