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Fugge al posto di blocco dei carabinieri, trovato morto in una ditta: Procura apre un fascicolo

Un ragazzo di 28 anni è stato trovato morto a Origgio nella serata del 3 gennaio scorso dopo essere scappato ad un posto di blocco dei carabinieri di Desio, in Brianza. Secondo quanto comunicato, la Procura ha aperto un fascicolo per far luce sull’accaduto, anche se per il momento gli inquirenti danno maggior credito all’ipotesi del suicidio.
A cura di Filippo M. Capra
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foto di repertorio
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È fuggito ad un posto di blocco ed è stato trovato qualche ora più tardi impiccato dentro ad una ditta di Origgio. Un ragazzo di 28 anni di Lentate sul Seveso (Monza e Brianza), ha perso la vita per cause ancora da accertare, anche se tutto faccia presupporre che si sia tolto la vita per motivi ancora da chiarire. Il ritrovamento del cadavere del 28enne risale allo scorso 3 gennaio.

La ricostruzione dell'accaduto

Secondo quanto riportato da Il Giorno, il 28enne sarebbe scappato ad un posto di blocco dei carabinieri, messisi poi sulle tracce della sua Bmw, senza fortuna. Qualche ora più tardi il suo corpo è stato ritrovato senza vita ad Origgio. Ora i militari stanno indagando per ricostruire quanto avvenuto. Anche la Procura della Repubblica di Busto Arsizio ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio per far luce sulla vicenda, nonostante in una nota comunichi che per il momento "non vi sono elementi che consentano di ipotizzare il coinvolgimento di terzi". Comunque, è stata disposta l'autopsia sul suo cadavere. Nel frattempo i militari stanno controllando gli agganci delle celle telefoniche dal cellulare del ragazzo per ricostruire il percorso battuto.

Le chiamate al padre e il ritrovamento del cadavere

Su di lui, si sa che viveva in Brianza con la madre e il fratello più piccolo. Le ultime ore di vita sarebbero state descritte dal padre, contattato dal ragazzo durante la fuga, al quale il 28enne avrebbe detto di aver "fatto un casino" e di non potersi fermare "perché ho paura che mi uccidano". Il tutto, mentre con l'auto si stava presumibilmente dirigendo a casa del genitore, a Legnano. Poco più tardi, il padre avrebbe rintracciato la sua posizione, inviata tramite Whatsapp, arrivando al capanno di Origgio. Lì le sue scarpe sono state trovate pulite mentre il corpo del giovane è stato trovato al terzo piano della costruzione sporco di sangue con la corda al collo.

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