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Fingono di vendergli bitcoin e lo rapinano a calci e pugni: arrestata la mente del colpo, un 17enne

È stato arrestato un ragazzino di 17 anni accusato di essere la “mente” della violenta rapina avvenuta lo scorso settembre a Paullo, nell’hinterland di Milano. A gennaio erano stati arrestati i due esecutori materiali della rapina: avevano aggredito a calci e pugni un 46enne che voleva acquistare Bitcoin, scappando poi con duemila euro in contanti e il suo pc.
A cura di Francesco Loiacono
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Ha 17 anni la "mente" della violenta rapina avvenuta lo scorso 24 settembre a Paullo, nell'hinterland di Milano, ai danni di un uomo di 46 anni. Il presunto ideatore del colpo è stato arrestato dai carabinieri della locale stazione nella mattinata di oggi, mercoledì 28 aprile. Il suo arresto si aggiunge a quello dei due complici, anch'essi minorenni, esecutori materiali della rapina: avevano picchiato a calci e pugni la vittima, attirata con la speranza di poter comprare dei Bitcoin dopo un annuncio su internet.

La rapina lo scorso 24 settembre

A intrattenere i contatti col 46enne, secondo i carabinieri, era stato proprio il minore arrestato questa mattina. La vittima, residente a Verona, aveva pubblicato un annuncio di compravendita della crioptovaluta su internet. All'annuncio avevano risposto i ragazzi, che si erano quindi accordati tramite Whatsapp per incontrarsi con l'acquirente. Quando avevano visto che l'uomo aveva con sé duemila euro in contanti, somma che avrebbe dovuto scambiare con una quantità equivalente di criptovaluta, i due ragazzi che si erano presentati all'incontro lo avevano aggredito a calci e pugni in faccia, facendolo cadere a terra. Quindi avevano afferrato il suo zaino, contenente soldi e un pc, ed erano fuggiti facendo perdere le proprie tracce.

Altri due rapinatori erano stati arrestati a gennaio

Da allora erano partite le indagini dei carabinieri di Paullo, coordinate dalla procura di Milano. Lo scorso 29 gennaio i due esecutori materiali della rapina, entrambi 17enni, erano stati arrestati. Oggi anche il presunto ideatore del colpo è stato raggiunto dall'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari di Milano su richiesta della Procura dei minorenni: il 17enne è finito nel carcere minorile Beccaria di Milano, dove resta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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