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Milano, calci e pugni a passanti scelti a caso: arrestata la baby gang che terrorizzava i Navigli

Un ragazzo di 19 anni è stato arrestato, a un altro è stato notificato l’obbligo di dimora e altri cinque risultano indagati: tutti loro farebbero parte – secondo le indagini delle forze dell’ordine – di una baby gang accusata di aver picchiato con calci e pugni tre giovani. A uno di loro in particolare sono stati causati danni permanenti, tra i quali un deficit uditivo.
A cura di Ilaria Quattrone
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La baby gang dei Navigli (Fonte: Questura)
La baby gang dei Navigli (Fonte: Questura)

Avrebbero picchiato con calci e pugni alcuni passanti scelti a caso: è successo a Milano lo scorso settembre, ma nella giornata di sabato 15 maggio la polizia ha eseguito un arresto nei confronti di un ragazzo di 19 anni con l'accusa di lesioni gravi aggravate e rapina. A un altro 19enne è stato notificato l'obbligo di dimora mentre altri cinque risultano indagati sempre per gli stessi reati.

Picchiano e rapinano di vestiti e cellulari un ragazzo di 18 anni

Grazie alle indagini e all'analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza è stato possibile ricostruire quanto avvenuto in zona Navigli. Gli episodi contestati sono principalmente due: il primo si è verificato il 3 settembre alle ore 23 in via Famagosta. Un ragazzo di 18 anni fu picchiato e rapinato sia dei propri vestiti che del suo cellulare. Il giovane fu trasportato dai soccorsi all'ospedale dove gli venne data una prognosi di cinque giorni. Il secondo episodio invece risale al 27 settembre scorso.

Botte con calci e pugni: 18enne riporta danni permanenti e deficit uditivo

In quest'occasione un ragazzo di 18 anni si trovava nei pressi di Piazza XXIV Maggio: nelle immagini è possibile vedere il branco mentre accerchia la giovane vittima e inizia a picchiarla. I calci e pugni sono stati talmente tanto violenti che il 18enne ha riportato una prognosi di quaranta giorni. Ricoverato in ospedale, il ragazzo – a causa delle violenze – ha riportato dei danni permanenti tra i quali un deficit uditivo. In quell'occasione era presente un altro coetaneo, amico della prima vittima, che ebbe una prognosi di cinque giorni.

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