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Elezioni comunali Milano 2021

Elezioni Milano, Sala: “Evento storico, la destra è forte finché non la guardi da vicino”

Giuseppe Sala è quasi sicuramente il nuovo sindaco di Milano. Dai risultati si vede già un distacco netto con l’avversario del centrodestra Luca Bernardo. Il commento di Sala poco fa nel comitato elettorale in Isola è stato: “Evento storico, se numeri confermati ho preso 40-50 mila voti in più rispetto al 2016”
A cura di Simona Buscaglia
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Il sindaco di Milano al comitato elettorale in Isola
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Il candidato del centrosinistra, Beppe Sala, al momento avrebbe avuto la fiducia dei cittadini milanesi: le percentuali lo danno come riconfermato nel suo mandato per i prossimi cinque anni. Fuori dal suo comitato elettorale nel quartiere Isola, parla già da sindaco e a caldo ha commentato: "Quello che sta maturando a Milano è un evento quasi storico. C'è dell'astensionismo, è vero che chi fa politica non può che sperare di vedere sempre più gente che vota, ma se i numeri sono confermati vuol dire che rispetto al primo turno nel 2016 ho preso 40-50 mila voti in più". Secondo Sala quindi non si è astenuto "chi crede in me e in un'idea di città, italiana ed europea, che porta avanti un disegno molto preciso" ha aggiunto. "Ringraziamo chi ha lavorato con me – ha precisato Sala – in queste strane elezioni anche con tante liste: abbiamo 1150 candidati, grazie a loro, e grazie alla giunta che con me ha lavorato, il risultato di quest'anno va ascritto anche a loro".

I riferimenti di Sala agli avversari: "La destra è forte finché non la guardi da vicino"

Beppe Sala nel suo discorso si è rivolto anche ai suoi avversari: "La destra è forte finché non la guardi da vicino e poi scopri le sue debolezze – ha detto Sala – Vedo che c'è già la corsa a scaricare i candidati, è sbagliato perché sono stati scelti da qualcuno, mi sembra un giochino che non funziona, e poco milanese". Sala non ha risparmiato critiche alla campagna elettorale della destra: "Noi abbiamo fatto una campagna senza alzare mai i toni e la polemica, non abbiamo fatto nemmeno comizi – ha detto il volto del centrosinistra – Mi chiedo se invece la politica potrà continuare a essere ‘Il Maalox è pronto', grandi slogan e proclami, pensiamo che la politica del futuro abbia ancora bisogno di questo? Di nutrire il dibattito in questa modalità? Penso che non sia così".

Maran e Majorino: Vittoria importante, la prossima sfida è la Regione

L'europarlamentare del Pd Piefrancesco Majorino aveva commentato così le prime proiezioni disponibili che davano Beppe Sala molto distaccato dall'avversario del centrodestra Luca Bernardo: "Si profila una vittoria netta di Beppe Sala, e il crollo della destra – ha detto Majorino. La nostra coalizione in voti assoluti è andata meglio di cinque anni fa. Il risultato credo che tra centro e periferie sarà omogeneo". Adesso secondo Majorino ci sarebbero le condizioni per pensare di conquistare la Regione Lombardia: "La sfida vera ora è quella del 2023 – aveva aggiunto Majorino – dobbiamo riuscire a batterli, dobbiamo capire i motivi che ci hanno portato ai risultati di oggi. Mai come ora la sfida è aperta per vincere in Lombardia, facendo tesoro di questo straordinario risultato". Il capolista del Pd ed ex assessore all'urbanistica del Comune di Milano Pierfrancesco Maran aveva dichiarato nel pomeriggio: "L'affluenza bassa è un dato uguale in tutta Italia, l’importante è vincere. Cerchiamo di dare una spallata a Matteo Salvini sul suo territorio". Secondo Maran poi la "prossima partita è la Regione. Abbiamo dimostrato che se il centrosinistra governa bene può vincere ovunque" aveva precisato.

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