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Como, l’assessora che ha gettato in strada le coperte dei senzatetto: “Non mi pento di niente”

“Non mi pento. Ma neanche per idea. Ma neanche per idea”. Lo ripete due volte Angela Corengia, l’assessora alle Politiche sociali di Como che, raggiunta da Fanpage.it, ha commentato il video in cui la si vede gettare per strada le coperte dei senzatetto. La Corengia, che dice di essere conosciuta da tutti in città, sostiene al contrario di essere andata dai ragazzi e averli svegliati “con tutta la gentilezza del caso”.
A cura di Filippo M. Capra
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"Non mi sono pentita. Ma neanche per idea". Non fa un passo indietro l'assessora alle Politiche sociali di Como, immortalata nei giorni scorsi in un video in cui la si vede gettare per strada le coperte dei migranti senzatetto che dormono sotto i portici di San Francesco.

Angela Corengia, assessora poco sociale alle Politiche sociali: Non mi pento di niente

L'esponente della Giunta comasca, parlando a Fanpage.it, spiega di non voler "ingigantire la questione", perché "chi mi conosce sa che ho un basso profilo". Angela Corengia, questo il nome dell'assessora alle Politiche sociali di Como, si difende dalle accuse, spiegando che dal video si vede come lei vada "lì con tutta la gentilezza del caso a svegliare questi ragazzi e collaborare con loro". Dalle immagini, al contrario, pare proprio tutt'altro. Comunque, le reazioni e le polemiche scaturite dal filmato, dice la Corengia, "è la cosa di cui soffro". "La gente commenta e non sa le cose – ha continuato -: io collaboro con i ragazzi per mettere le cose sul prato". Di altro avviso sono un paio di clochard che come i ragazzi del video sono costretti a dormire sotto i portici in questione: "La mattina vengono a svegliarci con la forza. Dovrebbero avere pietà per me che dormo all'aperto e vengono a toglierci le coperte", dice uno di loro.

La richiesta dei clochard: Dateci una struttura dove stare

Un altro, invece, ripercorre i momenti in cui l'assessora si è macchiata del gesto poco sociale, nonostante il suo incarico: "È arrivata un assessore del Comune e ha tirato via una coperta e l'ha buttata per terra. Le coperte con cui ci copriamo non sono del Comune, sono della Caritas o delle persone che si prendono cura di noi che siamo poveri". I ragazzi costretti a vivere in strada, chiedono a gran voce che il Comune metta a loro disposizione una struttura così da non dover più bivaccare in strada. Della stessa opinione alcuni attivisti che sottolineano come a Como esempi del genere siano ormai quasi all'ordine del giorno.

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