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Alberto Genovese arrestato per stupro

Caso Genovese, ultimo interrogatorio prima della richiesta di processo per violenza sessuale

Si sta svolgendo in queste ore l’interrogatorio nei confronti di Alberto Genovese, l’imprenditore arrestato il 6 novembre scorso con l’accusa di aver stuprato due ragazze tra Milano e Ibiza. Questo è l’ultimo passaggio prima della richiesta di rinvio a giudizio. Subito dopo Genovese potrà scegliere se chiedere il rito abbreviato o quello ordinario.
A cura di Ilaria Quattrone
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Ultimo interrogatorio per Alberto Genovese, l'imprenditore arrestato il 6 novembre scorso a Milano con l'accusa di aver violentato sessualmente due ragazze che sarebbero state stordite con un mix di droghe.  Quello di oggi sarà l'ultimo passaggio dopo la chiusura delle indagini – avvenuta a luglio – condotte dal Procuratore aggiunto Letizia Mannella e dai pubblici ministeri Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini e prima della richiesta di rinvio a giudizio.

Agli arresti domiciliari in una casa di cura

Una volta depositata quest'ultima, l'ex mago delle start up potrà decidere se richiedere il rito abbreviato o affrontare il processo ordinario. Da luglio il 43enne si trova agli arresti domiciliari in una casa di cura dove sta affrontando un percorso di disintossicazione. Più volte i suoi legali avevano richiesto la scarcerazione – prima si trovava nel carcere di San Vittore – ritenendo che il carcere non coincidesse con le necessità di cura dell'uomo.

Due giorni fa ascoltata l'ex fidanzata

Durante tutti gli interrogatori Genovese ha sostenuto di aver avuto con le ragazze dei rapporti, seppur estremi e caratterizzati dall'uso eccessivo di droghe, consensuali. Una tesi che invece non vede d'accordo gli inquirenti che sostengono che l'ex imprenditore abbia drogato le giovani rendendole incoscienti per poi abusarne. In uno di questi due episodi, sarebbe stata presente anche l'ex fidanzata. La donna, al momento indagata, è stata ascoltata anche lei due giorni fa in Procura. Per l'accusa avrebbe partecipato allo stupro di una 23enne avvenuto il 10 luglio 2020. Per questo secondo caso aveva infatti ricevuto un'ordinanza di custodia cautelare in carcere lo scorso febbraio.

Il caso che ha fatto scattare le indagini è stato quello di una 18enne che sarebbe stata stuprata dall'uomo il 10 ottobre scorso durante una festa nel suo attico di lusso a Milano. La ragazza dopo essere stata drogata e violentata per ore, ha denunciato quanto subito. L'imprenditore deve quindi rispondere delle accuse di violenza sessuale aggravata, detenzione e cessione di stupefacenti e lesioni.

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