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Casi di coronavirus in asili e scuole della Lombardia: tutte le classi in isolamento finora

A pochi giorni dall’inizio delle scuole in Lombardia sono già diversi i casi di positività al Coronavirus tra studenti e docenti. Nove le classi in isolamento a Milano. A Cesano Maderno, prima ancora di ricevere l’esito del tampone, un bambino positivo è stato mandato a scuola dai genitori. Studenti positivi al Covid anche a Lissone, Pavia e Cisliano.
A cura di Ilaria Quattrone
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Immagine di repertorio
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Classi isolate, alunni e insegnanti in quarantena. I primi giorni di scuola in Lombardia sono stati contrassegnati, com'era probabilmente inevitabile, dalle notizie sulla positività di alcuni studenti, docenti e anche genitori. L'ultima segnalazione è arrivata proprio ieri sera, 16 settembre. L'Ats (Agenzia di tutela della salute) di Milano ha infatti comunicato che cinque alunni e un insegnante sono risultati positivi al Covid-19. Nel primo caso è stato disposto l'isolamento delle classi frequentate: uno dei bambini si trovava in un micronido mentre gli altri quattro in una scuola dell'infanzia. Il docente invece insegna in una scuola secondaria di primo grado ma, nel suo caso, non è stato disposto alcun isolamento nell'istituto. Solo il giorno prima, sempre Ats Milano, aveva ricevuto la segnalazione di quattro casi di tamponi positivi al Covid-19: uno in una scuola primaria, uno in una scuola dell'infanzia, uno in un nido e un altro in un nido/scuola dell'infanzia che ha portato all'isolamento delle classe frequentate dai bimbi. Nel caso del nido, anche dell'educatrice.

Mandano il figlio a scuola dopo aver fatto il tampone, ma risulta positivo e tutta la classe va in quarantena

Anche a Cesano Maderno, in Brianza, un'intera classe è stata posta in quarantena ma per delle dinamiche particolari. I genitori di un bambino hanno sottoposto il figlio al tampone, ma hanno deciso di mandarlo a scuola prima ancora di ricevere l'esito. Solo una volta saputo della positività, lo hanno tenuto a casa. Il bimbo di cinque anni, che frequenta la scuola dell'infanzia Montessori, aveva fatto il test il 3 settembre ricevendo poi i risultati sei giorni dopo e andando a scuola nei giorni 7, 8 e 9 settembre. La notizia però è arrivata alla scuola solo il 15 settembre. Questo ha fatto scattare il protocollo facendo sì che tre docenti e 17 compagni di classe andassero all'ospedale San Gerardo di Monza per il tampone. Per le altre classi, invece, continuano le lezioni. Gli alunni infatti sono divisi in gruppi chiusi dove i bambini e le bambine non si incontrano con gli altri, mangiano all'interno della loro classe e non entrano in contatto con le altre sezioni durante la permanenza a scuola riducendo così il rischio di contagio.

Anche a Cisliano, Lissone e Pavia, isolamento precauzionale per due classi

Anche in una scuola di Cisliano, in provincia di Milano, due classi della scuola media dell'istituto Erasmo da Rotterdam sono rimaste in isolamento precauzionale perché i genitori di due studenti sono risultati positivi al virus. La decisione di lasciare a casa gli alunni delle due classi è stata presa dal dirigente scolastico per evitare qualsiasi tipo di rischio. La "regola" prevede che i due studenti, essendo contatti stretti dei due genitori, rimangano a casa e vengano sottoposti a tamponi, ma questa non dovrebbe estendersi anche ai loro compagni di classe. Nella scuola dell'infanzia "Maria Bambina" di Lissone, in provincia di Monza e Brianza, ci sono stati altri due casi di positività tra i bambini. Lunedì 14 settembre, i piccoli studenti che frequentano le due sezioni coinvolte sono stati sottoposti a tampone. Anche in questo caso non è scattata la quarantena per tutto l'istituto. Anche a Pavia, all'asilo comunale "8 marzo", una bimba è risultata positiva al Covid-19. L'Ats ha messo in quarantena fiduciaria per 14 giorni l'intera classe della bambina e gli insegnanti: tutti sono stati sottoposti a tampone. La sezione frequentata dalla piccola risultata contagiata è stata sanificata e disinfettata. Non ci sono state invece conseguenze per i bimbi che frequentano le altre classi: il resto dell'asilo, infatti, è rimasto regolarmente aperto.

Le linee guida da seguire in caso di sintomi o positività al Covid-19

In previsione dei casi di positività al Covid-19 in asili e scuole è importante capire e sapere come comportarsi in caso di positività tra gli studenti e tra i genitori. Per sveltire le procedure di identificazione dei casi positivi, Regione Lombardia ha previsto una "corsia preferenziale" che dovrebbe ridurre i tempi di esecuzione e refertazione del tampone sia per studenti che per docenti, evitando così casi come quello della scuola di Cesano Maderno. Queste due categorie potranno accedere ai "punti tampone" che le Ats renderanno disponibili alle varie scuole. Le strutture dovranno essere accessibili tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e dovranno garantire un servizio di almeno 4 ore al giorno. I tamponi dovranno essere processati in giornata e i risultati saranno caricati e resi disponibili sul Fascicolo sanitario elettronico.

In caso di positività, il soggetto dovrà rimanere in quarantena per almeno 14 giorni o fino a quando un doppio tampone effettuato a distanza di 24/48 ore darà esito negativo. Per quanto riguarda i genitori o altri familiari, secondo le linee guida della Regione Lombardia "l’isolamento domiciliare fiduciario dei contatti stretti" potrà essere disposto "unicamente a seguito di segnalazione di caso accertato Covid-19". In questo caso scatterà dunque la quarantena per i contatti stretti, in cui rientrano i genitori. A scuola si potrà rientrare solo dopo che lo studente con sintomi avrà avuto l'esito negativo del tampone. Una persona positiva invece potrà tornare dopo la completa guarigione dal Covid-19 e dopo che il doppio tampone risulti negativo. Il certificato per rientrare in classe servirà solo in caso di positività accertata o se il soggetto si sarà sottoposto a un tampone. Se invece non presenta sintomi legati al Coronavirus non sarà richiesta alcuna certificazioneattestazione.

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