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Candidato civico come Calabresi o politico come Majorino? I dubbi del centrosinistra sul prossimo sindaco di Milano

Dopo le Olimpiadi invernali del 2026 partirà ufficialmente la ricerca del nome giusto per cercare di vincere (ancora) le amministrative post Beppe Sala nel 2027. Ecco le ipotesi sul tavolo del centrosinistra, tra società civile e nomi di partito.
A cura di Francesca Del Boca
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Mario Calabresi, Anna Scavuzzo, Pierfrancesco Majorino
Mario Calabresi, Anna Scavuzzo, Pierfrancesco Majorino

Di tempo ce n'è, e lo sprint della corsa elettorale partirà solo dopo le Olimpiadi invernali di febbraio 2026. Ma all'interno del centrosinistra di Milano sono tutti concordi nel sostenere che, in ogni caso, il nome del futuro candidato sindaco della città si farà entro Sant'Ambrogio (7 dicembre) dello stesso anno, pronto per la campagna elettorale che lo porterà dritto alle amministrative del 2027.

Il nodo delle primarie nel centrosinistra

L'accordo nella maggioranza, però, finisce qui. Sono infatti già tantissimi e diversi i nomi sul tavolo per immaginare l'era post Beppe Sala, ingombrante primo cittadino "in scadenza" al secondo mandato (e con ambizioni politiche che andrebbero ben oltre Milano e la Lombardia) che non ha lasciato dietro di sé un vero e proprio erede designato. E soprattutto resta ancora da sciogliere il nodo delle primarie, fortemente volute dal Partito Democratico e osteggiate dai compagni di coalizione, da Alleanza Verdi-Sinistra ad Azione, che temono una resa dei conti tutta interna alle varie correnti dem.

Il tema, del resto, aveva già agitato le acque in tempi ancora non sospetti. E a lanciare il sasso era stato proprio lo stesso Beppe Sala, poi costretto a un plateale dietrofront. "Prima di parlare di primarie sarebbe bene capire se ci sono disponibilità autorevoli in grado di vincere. A volte si sono fatte, altre no, non deve essere un dogma", aveva dichiarato nell'ottobre del 2024. "Vanno sondati anche eventuali interessi al di fuori della politica. Dobbiamo ricordare che senza il centro non si vince, c'è altro oltre al Pd".

I candidati della società civile

E al di fuori della politica, per il momento, c'è un solo vero nome che gira negli ambienti del centrosinistra. Un nome della società civile con la strada praticamente spianata dopo la naturale esclusione di quello dell'archistar e presidente della Triennale di Milano Stefano Boeri, travolto da un'inchiesta della magistratura per turbativa d'asta e false dichiarazioni sul progetto della Fondazione Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (BEIC).

È quello di Mario Calabresi, giornalista ex direttore de La Stampa e La Repubblica, corteggiato da mesi dai big del Pd con tanto di endorsement del sindaco uscente. Una candidatura forte per storia e notorietà, quella del figlio del commissario Luigi Calabresi, su cui però una parte di compagine avrebbe messo un freno, ritenendola "troppo politica" (e quindi divisiva) per un profilo civico, per antonomasia in grado di raccogliere preferenze da ogni parte della città.

Ipotesi più "neutre", su esempio del manager Beppe Sala, sarebbero per ora quelle dell'ex rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta (di recente nuovo presidente di Nuclitalia, ente fondato per sondare un possibile ritorno dell’energia nucleare in Italia) e la rettrice della Bicocca (a fine mandato) Giovanna Iannantuoni, simbolo della nuova Milano accademica che vede cinque rettrici a capo delle più importanti università cittadine (Statale, Politecnico, Bicocca, Cattolica, Iulm). "Ma per Milano serve di più", fanno sapere fonti dal centrosinistra.

I candidati politici

Un candidato politico, ad esempio? L'uomo forte, storico militante e volto della sinistra milanese, c'è già: è Pierfrancesco Majorino, già assessore in Comune con Sala e Pisapia ed eurodeputato, oggi capogruppo dei dem in Regione Lombardia, tornato nel capoluogo da Strasburgo – si dice- con l'aspirazione di governare la sua città. I sondaggi, a oggi, lo incoronano come favorito (a pari merito proprio con Calabresi): una candidatura che, secondo YouTrend, sarebbe in grado di vincere addirittura al primo turno con una proiezione del 50,4 per cento dei consensi contro il 35,6 per cento di un generico candidato di centrodestra.

Ma non solo Majorino. In pole position ci sarebbe anche la vicesindaca Anna Scavuzzo, a Palazzo Marino dal 2011 prima come consigliera, poi assessora e numero due del Comune per ben due mandati. Può essere lei la prima sindaca donna del centrosinistra a Milano (il primato in assoluto è di Letizia Moratti)? O la pedina da schierare può essere il braccio destro di Sala Emmanuel Conte, fedelissimo assessore al Bilancio con delega al Piano Casa su cui l'ex commissario di Expo si gioca la chiusura del mandato?

Per tanti forse no, data la scarsa notorietà dei due al grande pubblico di una metropoli-mondo. E ora più che mai, per il centrosinistra, è fondamentale mettere a terra candidati di peso, in grado di contrastare una campagna elettorale che – c'è da starne certi- sarà pressante e cavalcata da un'opposizione più agguerrita che mai, soprattutto sul dolente tema della sicurezza (per la quale sarebbe stato una potentissima arma l'ex delegato dimissionario Franco Gabrielli, sfilatosi tempo fa dalla corsa alla poltrona).

Il terzo mandato, insomma, non è per niente blindato. A destra, con l'addio di Beppe Sala, c'è infatti questa volta la sensazione della fine di un'epoca, e il reale spalancarsi di nuovi spazi e possibilità (il sogno resta quello di un'era su modello della staffetta Formentini-Albertini-Moratti, che ha governato la città della Madonnina dal 1993 al 2011). La sfida sarà dura, e il centrosinistra lo sa molto bene. Giocare d'anticipo, di strategia e di compattezza sarà fondamentale. Soprattutto di compattezza, e non sarà facile.

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Redattrice per l'area Milano a Fanpage dal 2022, mi occupo principalmente di cronaca e di politica. Prima alla redazione Cultura del Corriere Fiorentino, sede a Firenze del Corriere della Sera. Poi in via Solferino a Milano tra Cronaca di Milano, Esteri e redazione Online. Per il settimanale Sette (Corriere della Sera) ho realizzato alcuni reportage fotogiornalistici. 
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