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Bertolaso: “In terapia intensiva quasi l’80 per cento dei ricoverati è no-vax”

In un’intervista al “Corriere della sera”, il consulente per la campagna vaccinale di Regione Lombardia Guido Bertolaso fa il punto sulla pandemia e dice: “Per Pasqua avremo questa ondata alle spalle”.
A cura di Francesco Loiacono
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Immagine di repertorio
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Un'intervista a tutto campo per rimarcare i risultati raggiunti dalla Lombardia sul fronte della campagna vaccinale, capire quali sono gli obiettivi ancora da raggiungere e sottolineare ancora una volta come, tra le persone che stanno finendo in ospedale in questi giorni a causa del Covid-19, vi siano soprattutto i non vaccinati o coloro che hanno fatto l'ultima dose di vaccino molti mesi fa. Guido Bertolaso, il consulente della Regione Lombardia per la campagna vaccinale contro il Coronavirus, si è "raccontato" in un'intervista al "Corriere della sera".

Tra i temi toccati innanzitutto il "cambio di rotta" della Lombardia sul fronte delle somministrazioni: dopo la partenza a singhiozzo, con i disservizi legati al vecchio portale di prenotazione di Aria poi sostituito da quello di Poste, la regione in un anno ha somministrato circa 22,5 milioni di vaccini, di cui oltre sei milioni di terze dosi: "Per somministrazioni ogni 100 abitanti la Lombardia si posiziona al primo posto in Europa e tra i primi al mondo. È stato un lavoro molto impegnativo e complicato", dice l'ex capo della Protezione civile, secondo cui alla fine di febbraio si concluderà la fase massiva della campagna vaccinale, scenderà il numero di somministrazioni giornaliere e si procederà, se il ministero della Salute e l'Aifa daranno la loro autorizzazione, a somministrare la quarta dose ai fragili. "Per tutti gli altri si parlerà di quarta dose in autunno".

Per Pasqua avremo questa ondata alle spalle

Ci sono però due crucci, per Bertolaso: il primo è legato ai 173mila over 50 non vaccinati, uno zoccolo duro che da ieri rischia anche una multa una tantum e che dal prossimo 15 febbraio, se sprovvisto di Green pass rafforzato, non potrà andare al lavoro. Il secondo è legato ai bimbi d'età compresa tra i 5 e gli 11 anni: solo il 39 per cento finora si è vaccinato, una percentuale ancora troppo bassa. D'altronde, Bertolaso rimarca come il vaccino sia l'arma principale che sta consentendo alla Lombardia di uscire lentamente da questa quarta ondata pandemica: "Per Pasqua avremo questa ondata alle spalle. Lo dice il professor Giovanni Corrao (Statistica Medica dell’Università Bicocca Milano): da metà febbraio caliamo rapidamente e per Pasqua saremo fuori dalla situazione critica. La pandemia non sarà conclusa, ma in autunno avremo ancora più armi a disposizione". Un ottimismo che si associa a quello del sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, che ieri ha detto che il 31 marzo potrebbe cessare lo stato di emergenza.

Anche i dati che arrivano dagli ospedali lombardi mostrano l'importanza del vaccino: secondo Bertolaso i no-vax sono quasi l’80 per cento del totale dei ricoverati in terapia intensiva e il 60 per cento degli ospedalizzati. "Sui 19.389 positivi di ieri il 42 per cento non è vaccinato, il 19 per cento lo è da più di sette mesi, il 13 per cento da più di sei".

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