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Avvocato va in Questura e viene insultato e minacciato da un dipendente: “Mi ha chiamato neg***o”

Di origini senegalesi, Babacar Sall è un giovane avvocato iscritto al Foro di Brescia. Un giorno è dovuto andare in Questura a svolgere delle pratiche, ma un addetto lo ha insultato e gli ha urlato contro: “In quegli uffici le persone vengono trattate come animali”.
A cura di Enrico Spaccini
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L'avvocato Babacar Sall (foto da Facebook)
L'avvocato Babacar Sall (foto da Facebook)

Babacar Sall è un giovane avvocato. Nato a Dakar, in Senegal, si è laureato in Giurisprudenza e ora è iscritto al Foro di Brescia. Proprio mentre stava esercitando la sua professione, andando all'ufficio Immigrazione della Questura, un dipendente si è messo a urlare insulti e a minacciarlo. "Mi ha chiamato ‘negretto'", spiega Sall, "non accetto quanto accaduto e ho deciso di denunciare".

Gli insulti e le minacce in Questura

Come detto, stava andando in Questura per comunicare che un suo assistito non avrebbe potuto presentarsi per la registrazione delle impronte digitali, perché agli arresti domiciliari. "Prima ancora di entrare nei locali dell'ufficio Immigrazione", racconta l'avvocato intervistato da Il Giornale di Brescia, "un addetto della Questura ha iniziato a urlare contro di me". Allora l'avvocato gli chiede di abbassare i toni, "visto che io mi ero rivolto a lui in modo pacato". Questo però non basta, anzi: "Ha reagito dicendomi: ‘Vai via negretto' e mi ha minacciato".

Sall spiega come, sebbene la giovane età, in passato in diverse occasioni si era recato in Questura per sbrigare pratiche relative ai suoi assistiti: "Mi hanno già visto altre volte in questi ultimi due anni", ma nonostante questo è stato insultato. "Ancora adesso non riesco a spiegarmi perché lo abbia fatto, sto aspettando che dalla Questura mi forniscano le generalità della persona".

Quella presentata da Sall, però, è una realtà che va oltre il singolo episodio. Racconta di una situazione spesso tesa: "Ogni giorno in quello spazio della questura si registrano momenti di violenza verbale", afferma, "le persone vengono trattate come animali e non è accettabile". È una cosa che, come afferma l'avvocato di origine senegalese, va al di là della questione del colore della pella: "In quell’ufficio devono cambiare i modi".

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