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A Milano lezioni al freddo per protestare contro la didattica a distanza

Alcuni studenti del liceo classico Parini di Milano si sono ritrovati questa mattina in piazza Mirabello per protestare contro la didattica a distanza. Computer, sciarpe, cappelli e cappotti: i ragazzi, nonostante il freddo, hanno seguito le lezioni all’aperto, con la speranza di poter tornare presto tra i banchi di scuola.
A cura di Ilaria Quattrone
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Proseguono le proteste pacifiche di alcuni studenti milanesi: oggi, lunedì 30 novembre, il comitato "Priorità alla scuola" di Milano ha organizzato a piazza Mirabello una lezione all'aperto con i ragazzi del liceo classico Parini per manifestare il proprio dissenso nei confronti della didattica a distanza. Alcuni alunni si sono trovati alle 9.30 del mattino e, avvolti da sciarpe, cappelli e cappotti, hanno seguito seduti a terra o sulle panchine le parole dei loro docenti.

Le proteste degli studenti da Milano a Mantova

Nelle ultime settimane alcuni alunni, per la verità un numero sparuto, si sono ritrovati in piazze, cortili delle scuole e parchi: seduti a terra o su sistemazioni di fortuna e con i loro computer portatili hanno seguito insieme le lezioni. Sit-in pacifici, silenziosi e soprattutto a distanza di sicurezza in cui l'unica richiesta è quella di poter tornare tra i banchi di scuola. E nonostante il passaggio per la Lombardia da zona rossa a zona arancione, entrata in vigore domenica 29 novembre e che prevede da oggi il rientro in classe degli studenti fino alla terza media, gli istituiti superiori e i licei rimangono ancora chiusi. Dall'istituto superiore Enrico Fermi al liceo delle scienze umane Isabella d'Este e fino al liceo classico Virgilio: la scorsa settimana erano stati proprio gli studenti di Mantova, riuniti dal movimento Scuole aperte, a seguire nel cortile delle loro scuole le lezioni via Internet. Ancora prima di Mantova, alcuni studenti di Milano avevano scelto di fare lezione sotto il Palazzo di Regione Lombardia e qui, dopo alcune ore, era arrivato anche il Governatore Attilio Fontana a tendere la mano e mostrare la sua vicinanza, offrendo loro un tè caldo.

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