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Studenti protestano per dad sotto la Regione, Fontana gli porta un tè caldo: “Confronto costruttivo”

Bel gesto del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana che, a seguito dell’ennesimo sit-in di protesta degli studenti per contestare la didattica a distanza sotto Palazzo Lombardia, ha lasciato il suo ufficio per portargli un tè caldo e confrontarsi con loro: “Un confronto interessante e costruttivo”, ha scritto sui social il governatore.
A cura di Filippo M. Capra
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Una mano tesa agli studenti che da un mese protestano sotto Palazzo Lombardia per contestare la decisione, dapprima della Giunta e successivamente del Governo, di costringerli a casa con la didattica a distanza. Il governatore lombardo Attilio Fontana, all'ennesima manifestazione pacifica dei ragazzi sotto la sede della Regione, è sceso per un confronto tranquillo, portando con sé diversi bicchierini contenenti tè caldo.

Fontana agli studenti: Fa freddo, bevete del tè caldo e parliamone

Il presidente della Regione ha poi scritto su Facebook che "nell'ultimo mese, una volta a settimana, diversi ragazzi delle scuole superiori si sono trovati nella piazza della Regione per fare didattica a distanza. Una manifestazione seria e tranquilla che ha l'obiettivo di sensibilizzare istituzioni e politica per la riapertura delle scuole. Anche oggi – ha proseguito Fontana -, nonostante la temperatura non propriamente favorevole (a Milano ci sono 5 gradi), sono presenti". Quindi, è nata l'idea di "di incontrarli e portare loro del tè caldo". Il presidente della Regione ha infine concluso dicendo che quello andato in scena è stato "un confronto molto interessante e costruttivo", ribandendo che "mi convinco sempre più che ascoltare i nostri ragazzi è tempo impiegato bene".

Il 27 ottobre scorso un sit-in di protesta

Lo scorso 27 ottobre, un gruppo di studenti e docenti si era radunato sotto Palazzo della Regione per protestare contro la decisione di attuare la didattica a distanza per la terza media e tutte le classi delle superiori. In totale, una trentina tra docenti e studenti hanno organizzato un sit-in sotto Palazzo Lombardia esponendo striscioni che recitavano: "La Regione rinuncia, noi no. Fuori i soldi per la scuola" e "Il futuro non è a distanza".

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