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Milano, Pisapia ricorda la morte del giovane di estrema destra Sergio Ramelli

Ramelli venne ucciso da militanti di Avanguardia Operaia 39 anni fa. Con il suo omaggio il sindaco ha voluto riappacificare destra e sinistra.
A cura di D. F.
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il sindaco di milano giuliano pisapia

Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia – esponente storico della sinistra radicale – ha reso omaggio ieri a Sergio Ramelli, ragazzo di estrema destra che venne ucciso 39 anni fa da un commando di militanti di Avanguardia Operaia. Il gesto del primo cittadino, accompagnato dall'assessore Pierfrancesco Maran e dai consiglieri comunali del PD, rappresenta un tentativo di pacificazione che, tuttavia, non sembra essere andato a buon fine. Ieri sera, infatti, gruppo di destra e di sinistra hanno sfilato in corteo e in atteggiamenti ovviamente tutt'altro che conciliatori. Pisapia ha raggiunto i giardini Ramelli senza fascia tricolore ed è stato accolto da Riccardo De Corato, esponente storico della destra milanese. "Spero che questa presenza possa servire a evitare che sorgano problemi per la città tra chi ha idee opposte: non solo problemi di ordine pubblico ma sulla necessità di convivenza della città", ha affermato il primo vìcittadino rifacendosi alle parole incise sulla lapide di Ramelli: ‘In nome di una pacificazione nazionale che accomuni in un'unica pietà tutte le vittime innocenti della nostra storia come monito alle generazioni future affinché simili fatti non debbano più accadere'.

Neppure Letizia Moratti aveva mai partecipato alle commemorazioni. De Corato ha commentato: "Do atto a un sindaco non eletto da noi di essere venuto perché la pacificazione si fa con i gesti e non con le parole". Pisapia per l'occasione ha ricordato come nel 2015 ricorrerà il 40esimo anniversario della morte di Ramelli.

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