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Migranti, vertice bilaterale Conte-Merkel: l’intesa a 28 su Dublino è lontana, a rischio l’area Schengen

Al Consiglio Europeo di oggi, i 28 Stati Membri dell’Ue discuteranno della questione migranti e della revisione del regolamento di Dublino. L’intesa appare molto lontana e fonti Ue hanno fatto sapere che “senza unità, chi non partecipa alla responsabilità condivisa sarà estromesso dall’area di libera circolazione, con la chiusura delle frontiere interne, prevista dal codice Schengen”.
A cura di Charlotte Matteini
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A Bruxelles si discute della questione migranti. Per la giornata di oggi, è in programma il Consiglio europeo dedicato alla risoluzione delle problematiche connesse all'accoglienza dei migranti sul territorio europeo. Tutti i rappresentanti degli Stati Membri dell'Unione Europea si trovano al tavolo per discutere della riforma del regolamento di Dublino e analizzare la proposta avanzata dall'Italia di Giuseppe Conte. A margine del Consiglio Europeo, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha incontrato il premier Conte per un mini-vertice bilaterale sui migranti. "Non possiamo lasciare soli i Paesi in cui si verifica la maggior parte degli arrivi. Questo è il nodo centrale del regolamento di Dublino 3. Chi chiede asilo non può scegliersi il Paese in cui chiederlo. Fino a quando su tutto questo non ci sarà un consenso a 28 andremo avanti con una coalizione dei volonterosi", ha dichiarato Merkel prima di incontrare Conte.

Che cosa propone l'Italia? Sostanzialmente, nuove regole in tema di migranti: l’istituzione dei centri di protezione internazionale in Nord Africa, per esempio, il superamento dell'attuale regolamento di Dublino e la sottoscrizione di nuovi accordi bilaterali con i Paesi origine dei flussi migratori per permettere il rimpatrio degli irregolari. I Paesi Europei, però, rispetto alla questione migranti sono estremamente divisi e difficilmente le richieste dell'Italia verranno accolte in toto e un eventuale veto sulla revisione del regolamento di Dublino potrebbe creare fortissimi problemi anche di natura diplomatica.

Al vertice Ue odierno si dovrà dunque cercare un'intesa a 28 sul principio di responsabilità condivisa per lo sbarco dei migranti come richiesto dall'Italia, e un accordo sui movimenti secondari come vuole la Germania. La posta in gioco sarà la partecipazione a Schengen. Senza unità, chi non partecipa alla responsabilità condivisa sarà estromesso dall'area di libera circolazione, con la chiusura delle frontiere interne, prevista dal codice Schengen, hanno dichiarato fonti europee all'agenzia di stampa Ansa.

Il governo giallo-blu sembra non avere alcuna intenzione di mollare la presa e potrebbe anche arrivare, ma solo in extremis, a porre il veto in caso di mancata unità rispetto all'approvazione della proposta avanzata dall'Italia: "È una possibilità che non voglio considerare, altrimenti si arriverà a soluzioni non condivise. L’Italia ha elaborato una proposta assolutamente ragionevole, pienamente conforme ai principi e allo spirito dell’Europa. In questi anni l’Italia ha ricevuto manifestazioni di solidarietà a parole. Ora basta. Questa è l’occasione in cui tutti possono finalmente dimostrare la solidarietà con i fatti", ha dichiarato Conte. "Oggi capiremo se davvero l'Europa vuole gestire in maniera solidale il fenomeno migratorio. Compromessi al ribasso non li accetteremo. L'Italia la sua buona volontà l'ha sempre dimostrata. Se questa volta non dovessimo trovare disponibilità da parte degli altri paesi europei, potremmo chiudere questo Consiglio senza approvare conclusioni condivise".

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