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Migranti, Renzi annuncia: “Incentivi ai comuni che ci danno una mano”

Scontro sull’immigrazione dopo che il governatore lombardo Maroni ha detto ai sindaci di non accogliere nuovi profughi. Renzi: “Alcuni di quei governatori erano al governo quando è stata decisa la politica che ha condotto alle attuali regole”. Il leghista ribadisce: “Taglio trasferimenti si può fare e lo farò”. Ma il premier risponde: “Incentivi nel patto di stabilità ai comuni che danno una mano”.
A cura di Susanna Picone
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 UPDATE ore 18.00 – A margine del G7 in Germania il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha replicato nuovamente al Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che aveva minacciato il taglio dei trasferimenti ai comuni che avessero accolto migranti. Renzi ha sottolineato come agli slogan sia necessario contrapporre le soluzioni reali e per questo ha annunciato: "Dobbiamo dare incentivi, anche nel patto di stabilità, a quei comuni che ci danno una mano" nella gestione dell'emergenza. Il capo del governo ha poi ricordato che la decisione di dividere i migranti tra le varie Regioni "è stata presa da Maroni quando era ministro dell'Interno" e che adesso "serve buonsenso".

“Basta con la demagogia e lo scaricabarile”: a inserirsi nella polemica innescata dal governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni,  che ha detto ai sindaci del Nord Italia di rifiutarsi di accogliere nuovi migranti, è il premier Matteo Renzi che, a margine del G7, ha speso delle parole sull’emergenza immigrazione. Le parole del premier sono rivolte soprattutto a Maroni (che ha dalla sua parte Zaia e il neo governatore della Liguria, Giovanni Toti): “Non basta fare comunicati stampa e slogan”, ha detto il presidente del Consiglio, anche perché “alcuni di quei governatori che si lamentano erano al governo quando è stata decisa la politica che ha condotto alle attuali regole”. “Così come sono – ha aggiunto Renzi – le cose non vanno e il problema esiste e va affrontato, ma serve un ragionamento strategico. Gli sforzi dell'Ue al momento sono largamente sufficienti e quindi la partita non si gioca qui (al G7, ndr), ma il 25 giugno al consiglio europeo”. Rispondendo ancora ai governatori del Nord-Italia Renzi ha detto che è difficile parlare di immigrazione “quando alcune Regioni del tuo Paese dicono che il problema non li riguarda”. Sui migranti “servono regole per non lasciare l'Italia da sola” e su questo – ha continuato il premier – “stiamo cercando di coinvolgere i nostri partner europei”.

Viminale: “Intervento Maroni illegittimo” – Il titolare del Viminale, Angelino Alfano, da parte sua ha fatto sapere che si comporterà proprio come fece l’attuale governatore della Lombardia: “Vorrei tranquillizzare il mio predecessore Roberto Maroni: farò ciò che fece lui al mio posto e chiederò ai sindaci ciò che ha chiesto lui il 30 Marzo del 2011 in piena emergenza immigrazione. Lui ha oggi gli stessi poteri e gli stessi doveri che avevano i Presidenti delle Regioni quando parlavano con l'allora Ministro dell'Interno Roberto Maroni”. Il viceministro Filippo Bubbico, inoltre, ha definito illegittimo l'intervento di Maroni. Altre critiche a Maroni sono arrivate, tra gli altri, anche da parte del presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, che ha parlato di quella di governatore lombardo come una “posizione strumentale”.

Maroni ribadisce: “Taglio trasferimenti si può fare e lo farò” – Sul taglio dei trasferimenti dalla Regione Lombardia ai Comuni che ospitano nuovi migranti “stiamo facendo una serie di proposte. Si può fare e lo farò”: dopo le parole del premier Roberto Maroni è intervenuto nuovamente sulla polemica di queste ore a margine dell'assemblea di Confcommercio. Sulla questione “ci stiamo pensando e ho incaricato l'assessore all'economia Garavaglia” per capire in che modo tagliare i fondi, ha detto il governatore lombardo. Rispondendo ancora a Renzi Maroni ha detto: “Prima era sempre colpa di Berlusconi, ora di Maroni. Il presidente del Consiglio deve risolvere i problemi e non dire è colpa tua è colpa mia: siamo alle comiche”. “Questo governo il tema dell'immigrazione non lo sta risolvendo”, ha aggiunto sottolineando di esser disposto a parlare con palazzo Chigi perché “il tema è serio e l'emergenza c'è”. “La Lombardia è la terza regione in Italia per numero di immigrati accolti. Non accetto più che il Governo decida scavalcando la regione”, ha ribadito Maroni aggiungendo che “Renzi invece di fare polemiche dia alla Lombardia i 160 milioni che vanta per le spese sanitarie per gli immigrati”. Secondo il governatore il problema immigrazione è sentito molto dai cittadini per cui “va gestito in modo diverso”. Maroni ha replicato anche alle parole del ministro dell’Interno: “Alfano ha detto che vuole fare come ho fatto io. Benissimo, io ho fermato gli sbarchi dopo la primavera araba”.

Salvini: “Pronti a bloccare le prefetture” – Sui migranti è intervenuto anche Matteo Salvini: “Come Lega siamo pronti a bloccare le prefetture e a presidiare tutte quelle strutture che a spese degli italiani qualcuno vuole mettere a disposizione di migliaia di immigrati clandestini”, ha detto il segretario del Carroccio ospite nel Bresciano a Lonato del Garda e Rovato. “Se Renzi e Alfano pensano di prendere il nord come soggiorno per i clandestini hanno sbagliato tutto”, ha detto Salvini negando di aver suggerito a Maroni la proposta di bloccare i fondi regionali ai comuni che ospitano immigrati: “È tutta farina del suo sacco e di quello di Zaia. Se vengono criticati vuol dire che hanno ragione e che hanno centrato il problema”.

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