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Migranti, navi della Nato nell’Egeo per “combattere i trafficanti”

Si tratta di un’operazione che sarà condotta da Grecia, Turchia e Germania, mentre gli Stati Uniti daranno “pieno sostegno al piano”. Secondo gli accordi, le navi, dotate di tecnologie satellitari e radar, riporteranno i migranti soccorsi sulle coste della Turchia.
A cura di Claudia Torrisi
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Navi della Nato pattuglieranno il Mar Egeo per far fronte alla crisi dei migranti. È quanto ha annunciato il segretario della Difesa Usa Ashton Carter, secondo cui la ministeriale dell'Alleanza avrebbe "raccomandato" il varo di una missione. Si tratta di un'operazione che sarà condotta da Grecia, Turchia e Germania, mentre gli Stati Uniti daranno "pieno sostegno al piano". L'obiettivo è colpire la rete di trafficanti. Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, ha infatti ricordato che le navi dell’Alleanza non dovranno "fermare le barche dei profughi", ma avranno il compito di contrastare gli scafisti. "Esiste un sindacato criminale che sta sfruttando la povera gente con un’operazione oragnizzata di traffico di essere umani" ha Carter, secondo cui "colpendo in questo modo si può ottenere il massimo effetto, che è il nostro principale intento". Secondo gli accordi, le navi, dotate di tecnologie satellitari e radar, riporteranno i migranti soccorsi sulle coste della Turchia. I tre paesi hanno ribadito l'importanza di "per la Nato di agire con rapidità e gli Stati Uniti sono di fatto d’accordo, dal momento che ci sono in gioco delle vite umane": Ankara ha chiesto aiuto per gestire l'ingente mole di persone che si mettono in viaggio dalle sue coste per raggiungere la Germania, passando dalla Grecia.

Dal governo tedesco, intanto, arriva la notizia di una proroga di altri tre mesi per i controlli alle frontiere, stabiliti lo scorso settembre per far fronte ai grossi flussi di profughi verso il paese. Il nuovo termine sarebbe il 13 maggio. Il prolungamento, hanno spiegato da Berlino, è stato concordato con Vienna e comunicato alla Commissione europea e agli Stati dell’area Schengen.

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