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Migranti, naufragio al largo dell’isola di Lesbo: morte due bambine, quattro donne e un uomo

E’ di sette morti il bilancio di un naufragio avvenuto questa mattina alle 7 al largo dell’isola di Lesbo, in Grecia. Cinquantasette persone sono state tratte in salvo ma si teme che ci siano dispersi.
A cura di Davide Falcioni
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Un nuovo naufragio nel Mar Mediterraneo: sette migranti hanno perso la vita a 2,5 miglia dalle coste di Mitilene, la principale località dell'Isola di Lesbo, in Grecia. Ad annegare sono state due bambine, quattro donne e un uomo. Lo ha riferito la Guardia costiera locale, che è riuscita a salvare 57 persone.

La Guardia Costiera greca ha ricevuto la richiesta di intervenire questa mattina intorno alle 7 e si è subito attivata per prestare soccorso ai naufraghi. Sul posto sono attualmente all'opera due navi da ricerca delle autorità elleniche, una scialuppa di salvataggio, una nave Frontex e un elicottero delle forze armate, che sta sorvolando l'area alla ricerca di altri dispersi. Nel fattempo le 57 persone tratte in salvo sono state accompagnate al porto di Mitilene e "interrogate" dalla polizia, nel tentativo di capire quante persone erano effettivamente a bordo dell'imbarcazione affondata e in quali circostanze sia avvenuto il naufragio, dal momento che è da escludere del tutto l'ipotesi che sia avvenuto a causa di cattive condizioni meteo.

Papa Francesco: "L’Europa chiude i porti ai migranti sulle navi ma li apre alle armi”

Ieri è arrivato un duro monito da Papa Francesco all'Europa sul tema dei migranti e in particolare del loro salvataggio in mare: "Gridano le persone in fuga ammassate sulle navi, in cerca di speranza, non sapendo quali porti potranno accoglierli, nell’Europa che però apre i porti alle imbarcazioni che devono caricare sofisticati e costosi armamenti, capaci di produrre devastazioni che non risparmiano nemmeno i bambini". Il pontefice ha poi aggiunto: "Tante volte penso all’ira di Dio che si scatenerà con quelli responsabili dei paesi che parlano di pace e vendono le armi per fare queste guerre: questa è ipocrisia, è un peccato".

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