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Migranti, l’accusa del Viminale: “A Claviere la Francia respinge i minori”

Il Viminale lancia una dura accusa alla Francia, rea di aver tentato di respingere al confine di Claviere alcuni migranti di minore età in Italia. Il caso risale al 18 ottobre, ma le autorità italiane sarebbero riuscite a bloccare la procedura utilizzata dalla Francia, probabilmente, per eludere le norme previste dal trattato di Dublino.
A cura di Stefano Rizzuti
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Continua lo scontro tra Italia e Francia in tema di migranti e prosegue, soprattutto, dopo quanto avvenuto a Claviere negli scorsi giorni. Il Viminale lancia una accusa precisa alla Francia, che avrebbe tentato di rimandare in Italia anche dei minori. A farlo trapelare è il ministero guidato da Matteo Salvini, dopo le verifiche effettuate e ancora in corso su un episodio avvenuto il 18 ottobre scorso intorno alle 22:30. Un fatto venuto allo scoperto nel corso della visita degli esperti inviati dal ministero dell’Interno a Claviere. In quell’occasione le autorità italiane riuscirono a bloccare la procedura.

Il governo italiano sospetta che le autorità francesi abbiano riportato gli stranieri in Italia in maniera sbrigativa, nel tentativo, probabilmente, di eludere le procedure previste dal trattato di Dublino. Sempre negli scorsi giorni, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha annunciato la presenza fissa di una pattuglia della polizia italiana al confine, chiedendo agli esperti inviati in Piemonte di effettuare una verifica puntuale e scoprire quanto accaduto. L’accusa lanciata da Roma, quindi, e rivolta alla Francia, è quella di non rispettare le norme sul respingimento dei migranti al confine con l’Italia. Un problema ancora più grosso se si pensa che riguarda bambini e, in generale, minori.

La denuncia del Viminale conferma quella già avvenuta da parte di Amnesty International e Medici Senza Frontiere, che hanno pubblicato un report su quanto avvenuto tra il 12 e il 13 ottobre, arrivando a riscontri molto simili. “Inseguono i migranti sulle montagne e li minacciano. Abbiamo avuto conferma che le forze dell’ordine realizzano il respingimento dei rifugiati, compresi i minori, realizzano controlli discriminatori, inseguimenti sulla montagna, minacciano e offendono i migranti. Ma pongono ostacoli alla registrazione delle domande di asilo e durante le operazioni di polizia mancano gli interpreti”, si legge nel documento predisposto dalle associazioni.

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