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Migranti, 184 sbarcati a Lampedusa. Il Viminale pensa a rimpatrio immediato con voli charter

Nelle ultime ore 184 migranti a bordo di alcune piccole imbarcazioni sono sbarcati a Lampedusa. Ieri il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, aveva garantito che i porti italiani sarebbero rimasti chiusi, chiamando in causa Malta. Questa mattina è sempre il Viminale ad aprire lo scontro con le autorità maltesi: “Per l’ennesima volta ha scaricato il problema sull’Italia”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Ieri il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, assicurava che non li avrebbe fatti sbarcare in Italia e che i porti italiani sarebbero rimasti chiusi. Oggi i 184 migranti che viaggiavano a bordo di alcune piccole imbarcazioni sono approdati sulle coste di Lampedusa, come rende noto lo stesso Viminale. Nelle ultime ore, quindi, sono quasi 200 i migranti sbarcati a Lampedusa a bordo di piccole imbarcazioni. Fonti del Viminale, oltre a dare la notizia, accusano anche Malta: “Per l’ennesima volta ha scaricato il problema sull’Italia”, è in questo caso la protesta del ministero dell’Interno nei confronti di La Valletta.

Il ministero dell’Interno sta ora lavorando “a soluzioni innovative ed efficaci” per gestire gli arrivi delle ultime ore. Ieri era stato Salvini a parlare per primo delle imbarcazioni che navigavano nel Mediterraneo e che oggi sono approdate a Lampedusa, mostrando su Facebook la foto di uno di questi “barchini”: “Almeno 7 di questi barchini (foto di oggi), veloci e con pochi immigrati a bordo, sono in questo momento in acque maltesi (62 persone)”.

Salvini non ha dubbi: “Queste non sono navi in difficoltà”, afferma in merito al fatto che le imbarcazioni delle fotografie non sembrano avere problemi e, anzi, sono “veloci e con pochi immigrati a bordo”. Per questo motivo, secondo il ministro dell’Interno, si tratta "evidentemente di traffico di esseri umani”. E da qui si apre lo scontro con Malta che, secondo Salvini, avrebbe dovuto occuparsi delle imbarcazioni: “Abbiamo contattato le autorità maltesi perché facciano il loro dovere, in caso contrario farò tutto il possibile perché i clandestini non sbarchino in Italia”. “Porti chiusi”, assicura quindi Salvini. “E che mi indaghino pure”, conclude nel suo post.

Salvini contro Malta: ‘Se ne frega dei suoi doveri'

Durante una conferenza stampa tenuta a Vienna nel primo pomeriggio, dopo l‘incontro con gli altri ministri competenti in materia di immigrazione nell'Ue, Salvini ha rilanciato l'attacco contro Malta: "Un paese membro che se ne sta ampiamente fregando dei suoi doveri, sta ampiamente ignorando i suoi doveri, e ogni riferimento a Malta è voluto: sono ripetuti gli episodi di allarmi ignorati dalle autorità maltesi e di navi riaccompagnate in acque italiane alla faccia della solidarietà".

Allo studio ipotesi di rimpatrio immediato

Il Viminale sta valutando una serie di opzioni per trovare una soluzione dopo gli sbarchi dei 184 migranti a Lampedusa. Tra queste c'è quella di un rimpatrio lampo dei migranti tunisini, attraverso voli charter. L'obiettivo sarebbe quello di farli rimpatriare in tempi molto rapidi. Proprio per questo motivo è allo studio un sistema che possa velocizzare le pratiche di identificazione. Salvini, durante il vertice dei ministri dell’Interno in corso a Vienna, ha incontrato il suo collega tunisino per affrontare la questione. Martedì si terrà una riunione a Roma: “Stiamo lavorando per soluzioni veloci, efficaci e innovative per stroncare il traffico di esseri umani”, afferma il ministro dell’Interno. Che, durante una conferenza stampa, aggiunge: “Ci sarebbe bisogno di più collaborazione. In Italia tra la notte e stamani sono arrivati circa 200 migranti provenienti dalla Tunisia, per ore transitati in acque maltesi. Ebbene, abbiamo contattato decine di volte le autorità maltesi, ma risposta zero”.

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