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Elezioni politiche 2018

Meloni: “Presidenza del Senato non può andare alla Lega se Salvini farà il premier”

In un’intervista sul Messaggero Giorgia Meloni anticipa la posizione che manterrà durante il vertice con i suoi alleati, Lega e Forza Italia: “Penso che sarebbe un errore se la Lega rivendicasse per sé una presidenza delle Camere se Salvini farà il premier incaricato. Difficile che un partito del 18% abbia presidenza del Consiglio e e del Senato”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Oggi gli alleati della coalizione di centrodestra si vedranno, per fare il punto della situazione in vista della prima seduta del Parlamento della XVIII legislatura, prevista per venerdì 23 marzo, giornata in cui inizieranno le votazioni per le presidenze delle due Camere. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, in un'intervista sul Messaggero rivendica la presidenza del Senato per il centrodestra: "Nella scelta dei presidenti delle Camere penso si debba seguire le prassi. Ovvero che la presidenza delle Camere spetta a chi ha vinto le elezioni. Il centrodestra debba partire da ciò che gli spetta di diritto, che è la presidenza del Senato, e che la presidenza della Camera debba essere frutto di un dialogo con le altre forze politiche, ma non è detto che si debba dare una presidenza a M5S". Secondo la Meloni la presidenza del Senato deve andare alla sua coalizione "semplicemente perché abbiamo i numeri per eleggerci da soli il presidente. E non escludo affatto che il centrodestra debba lavorare per cercare di portare a casa tutte e due le presidenze".

"Purché – aggiunge – il centrodestra vada compatto va bene tutto. Importante è che si dia delle regole. Penso che sarebbe un errore se la Lega rivendicasse per sé una presidenza delle Camere se Salvini, e io ci credo davvero, farà il premier incaricato. A meno che non chieda la presidenza del Senato per se stesso. In questo caso sarebbe un rafforzativo per un futuro incarico. Se la Lega la chiede per Salvini, siamo d'accordo, ma se la chiede per altra figura penso sia difficile che un partito del 18% abbia la presidenza del Consiglio e quella del Senato".

La proposta di Forza Italia per Palazzo Madama è di affidare l'incarico a Paolo Romani, nome inviso al Movimento. Il forzista piacerebbe invece sia al Carroccio sia al Pd. Ed è proprio questo elemento a generare perplessità in Di Maio, che ha espresso un parere fortemente contrario: "È proprio nelle corde del M5S dire cose di questo tipo, ma penso occorra guardare alla storia delle persone. Tagliare le cose con l'accetta non sempre rende merito. Si è fatta molta dietrologia su queste affermazioni, ma penso che appartengano solo al patrimonio grillino", questo il parere della leader di FdI.

Oggi il nome di Romani è stato ribadito anche da Maurizio Gasparri (FI) ad Agorà su Rai Tre: "Noi riteniamo che Paolo Romani possa essere la soluzione più adatta, più condivisibile. La riunione di oggi – ha poi aggiunto Gasparri – dovrà in primis verificare la convergenza nel Centrodestra, che mi auguro ci sia, sull'ipotesi che possa FI esprimere la presidenza".

E a proposito di un eventuale nomina di Giulia Bongiorno, alla presidenza del Senato, ipotesi circolata nei giorni scorsi, Meloni preferisce non commentare: "L'ho letto solo sui giornali", taglia corto.

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