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Mein Kampf di Adolf Hitler verrà ristampato, polemiche in Germania

Con la scadenza dei diritti d’autore, l’istituto di storia contemporanea di Monaco pubblicherà una nuova versione del libro di Hitler. Protestano le comunità ebraiche.
A cura di Antonio Palma
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Dopo decenni di oblio successivi alla Seconda Guerra Mondiale, la Germania fa di nuovo i conti con il Mein Kampf di Adolf Hitler, il libro definito la bibbia dei nazisti e diffuso in oltre dodici milioni di copie prima del 1945. Dopo la sconfitta nel conflitto mondiale e il ritorno alla democrazia, la Germania infatti aveva vietato per sempre le ristampe almeno nel suo Paese, rendendo disponibile il libro solo per consultazione accademica in determinate biblioteche. Ora però l'istituto di storia contemporanea di Monaco è pronto a pubblicare entro l'inizio di gennaio del prossimo anno una nuova edizione del volume del Fuhrer. Si tratta in realtà di un progetto già in corso da anni in vista della scadenza dei diritti di autore e giunto ora alle battute finali. A dicembre in effetti scadranno i diritti d'autore sul libro di cui è titolare la Baviera che fino ad oggi aveva sempre vietato ogni ristampa del libro in territorio tedesco. La circostanza ha scatenato numerose polemiche in Germania soprattutto da parte della comunità ebraica che ha attaccato: "Questo libro rappresenta il male; è il peggiore pamphlet antisemita e una guida per l'Olocausto. Si tratta di un vaso di Pandora che, una volta aperto di nuovo, non potrà più essere chiuso."

Le comunità ebraiche protestano

L'istituto di storia dal suo canto si difende e assicura che la ristampa non sarà un copia dell'originale di Hitler, ma un volume molto più corposo che prevede duemila pagine zeppe di analisi, critiche e commenti al testo. Un tomo insomma che supera il contenuto originale allo scopo di mettere in lettore in grado di prendere le distanze dal messaggio razzista. "Capisco che alcuni si sentano immediatamente a disagio quando un libro che ha avuto un ruolo così drammatico nella storia viene messo di nuovo a disposizione del pubblico" ha dichiarato il vice direttore dell'istituto, Magnus Brechtken, aggiungendo: "D'altra parte penso che questo sia anche un modo utile di fare storia perché una pubblicazione con i commenti appropriati può evitare che quei fatti traumatici possano ripetersi".

Le autorità non si oppongo al libro commentato

Una spiegazione però che non convince le comunità ebraiche e chi teme conseguenze imprevedibili per il ritorno in circolazione del Mein Kampf. "Sono assolutamente contro la pubblicazione del ‘Mein Kampf', anche con annotazioni. Si può annotare il Diavolo? Si può annotare una persona come Hitler?" ha chiesto ad esempio Levi Salomon, portavoce del Forum ebraico di Berlino. Dal loro canto i funzionari bavaresi hanno spiegato che non cercheranno di bloccare la pubblicazione della versione estesa dell'istituto, pur sottolineando che si opporranno a ogni tentativo di pubblicare versioni non annotate del libro in futuro appellandosi alle leggi contro l'istigazione all'odio razziale.

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