Matteo Salvini risponde a Luigi Di Maio: “Vede nazisti e marziani, ma ministri pagati per lavorare”

Il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, risponde al suo collega Luigi Di Maio e alle accuse mosse ieri nei confronti della Lega che si allea in Europa con chi “nega l’Olocausto”. Il ministro dell’Interno risponde ai giornalisti a Genova: “Io lavoro, io rispondo col lavoro, con i fatti. Questa gente che cerca fascisti, comunisti, nazisti, marziani, venusiani… i ministri sono pagati per lavorare”. Salvini continua: “Io sono pagato per mantenere ordine pubblico e sicurezza. Se invece di polemizzare si lavorasse di più, si sbloccassero cantieri fermi, l'Italia sarebbe un paese migliore”. Ieri Di Maio aveva affermato: "Mi preoccupa questa deriva di ultradestra a livello europeo con forze politiche che faranno parte del gruppo con cui si alleerà la Lega, che addirittura, in alcuni casi, negano l’Olocausto”.
Salvini parla anche di migranti per attaccare gli altri ministri del governo, prendendo come spunto la vicenda della nave Alan Kurdi della Ong tedesca Sea Eye, che ora sembra aver fatto rotta verso Malta, invertendo la sua direzione e rinunciando all'approdo in Italia: “Anche in queste ore, storicamente, una nave Ong che stava arrivando in Italia ha cambiato indirizzo e sta andando da un'altra parte: vuol dire che l'Italia difende i suoi confini. Mi piacerebbe che tutti i ministri avessero la stessa concretezza sbloccando cantieri, facendo ripartire opere pubbliche”.
Il ministro dell’Interno rassicura, ancora una volta, sulla tenuta del governo anche dopo le elezioni europee di maggio: “Le prossime Europee non saranno la prova del 9 per il governo. Saranno il cambiamento dell'Europa, finalmente”. Poi c’è il ruolo del ministro dell’Economia, Giovanni Tria: Salvini garantisce che deve stare tranquillo e che rimarrà al suo posto nell’esecutivo. Non risparmiando però una critica sui rimborsi ai truffati delle banche: “I rimborsi ai truffati dalla banche dovevano partire ieri. È già passato troppo tempo. Abbiamo messo quasi due mesi fa un miliardo e mezzo a bilancio. Bene i tecnici che approfondiscono, studiano e riflettono, però c’è un limite all'approfondimento perché la gente, giustamente, il mutuo lo deve pagare e non ha tempo”.