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Matteo Renzi attacca: “Matteo Salvini fa il bullo sulla vita dei più deboli”

L’ex Presidente del Consiglio attacca duramente l’attuale ministro dell’Interno: “Fa politica sulla pelle dei disperati, ma un milione di like su Facebook non vale una sola vita salvata”. E sul caso Aquarius insiste: “Solo un grande spot elettorale, ma da domani non cambierà nulla nel concreto”.
A cura di Redazione
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Nel giorno in cui la nave Aquarius approda a Valencia e il governo "celebra" quella che ritiene essere una prima vittoria che simboleggia il cambio di passo dell'Italia in Europa, arriva la dura replica dell'ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Ospite della trasmissione di Lucia Annunziata Mezz'ora in più, su RaiTre, Renzi attacca direttamente il ministro dell'Interno Salvini: "Ha solo fatto il bullo con 629 disgraziati, ma non è cambiato nulla. Il suo è stato soltanto uno spot, ma da domani tutto rimane uguale a prima". Nella lettura del senatore del Partito Democratico, infatti, "i porti sono ancora aperti" ma nel frattempo "l'Italia è più isolata di prima" e la diatriba con Macron lo ha mostrato in maniera chiara: "Lui non ci ha chiesto scusa, ma noi siamo andati comunque a Parigi". Il punto, sottolinea, "è che non si può fare politica sulla pelle dei più deboli solo per il consenso; un milione di like non vale una vita". Infine, aggiunge: "Io non lascio morire le persone in mare. Piuttosto perdo voti, come è successo. Basta giocare con la paura, è una pericolosa deriva culturale".

Sulla figura del Presidente del Consiglio Conte, poi, Renzi spiega: "Mi auguro che porti al Consiglio europeo una proposta semplice, la nostra: basta soldi europei a chi non accoglie i profughi". L'insistenza sulla questione migranti, per Renzi ha una spiegazione semplice: la possibilità di non parlare delle promesse non realizzabili fatte in campagna elettorale e in queste settimane, fra cui Flat Tax e reddito di cittadinanza.

C'è poi spazio per qualche considerazione sulla vicenda dello stadio della Roma, con l'inchiesta che ha coinvolto esponenti molto vicini all'amministrazione 5 Stelle del Comune di Roma. Renzi ribadisce: "Sono e resto garantista, però non bisogna sottovalutare la ricaduta politica di questa inchiesta. Siamo al secondo braccio destro del Sindaco Raggi che viene arrestato. E Lanzalone era stato nominato presidente di Acea per dargli un premio, lo ha detto Di Maio. Evidentemente per loro le aziende municipalizzate sono premi da distribuire ai dipendenti. Noi la pensiamo diversamente".

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