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Marò, ipotesi pena di morte. De Mistura: “Pronti a contromisure”

Si aggroviglia sempre più la vicenda dei due marò trattenuti in India, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. L’inviato del Governo Staffan De Mistura ha detto di ritenere inaccettabile l’eventuale ricorso alla legge antipirateria. Bonino incontra Letta per discutere del caso.
A cura di Susanna Picone
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AGGIORNAMENTO Letta: "L'India rispetti gli impegni" – Sulle notizie di una possibile condanna anche alla pena di morte per i due marò Latorre e Girone detenuti in India è intervenuto in serata anche direttamente il Presidente del consiglio Enrico Letta che ha parlato di situazione inaccettabile. "Sarebbe inaccettabile che le assicurazioni date dal governo indiano non vengano rispettate" ha dichiarato il Premier nel corso di un'intervista a Rai News, aggiungendo "ci aspettiamo che quelle rassicurazioni siano soddisfatte". "Il governo indiano sia conseguente con le assicurazioni che aveva dato e con il pronunciamento della corte suprema che aveva assicurato che non ci sarebbe stato il reato di pirateria e con una decisione rapida" ha proseguito Letta ribadendo l’impegno del governo "affinché si arrivi a una soluzione positiva" del caso. "Confermo che il governo italiano resterà a fianco dei marò e delle loro famiglie fino a che non avremo raggiunto l'obiettivo di riportarli in Italia" ha concluso Letta.

Se l’India dovesse decidere di ricorrere alla “Sua Act”, la legge antipirateria che prevede anche la pena di morte in caso di omicidi, sarebbe “inaccettabile” e nel caso “noi prenderemmo le nostre contromisure”. A parlare in questi termini, dopo le ultime notizie arrivate dall’India relative al caso dei due marò italiani, è stato l’inviato del governo Staffan De Mistura. De Mistura ha risposto ai microfoni di Rainews a quanto detto in mattinata dal Ministro dell’Interno indiano Shudhil Kumar Shinde. Quest’ultimo, preceduto da alcune indiscrezioni della stampa locale, ha detto che il governo in due-tre giorni prenderà una decisione sul modo di proseguire il processo nei confronti di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. E cioè deciderà se ricorrere alla legge che prevede anche la pena di morte. Intanto, mentre il ministro della Difesa Mario Mauro ha parlato di “campagna elettorale in India” e ha detto che Roma mostrerà la necessaria inflessibilità sui marò, il ministro degli Esteri Emma Bonino nel pomeriggio di oggi ha fatto sapere che incontrerà il premier Letta per affrontare il caso.

“Immobilismo del governo Letta è scandaloso” – Nel frattempo, contro il Governo, hanno alzato la voce i fondatori di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Guido Crosetto: “Chiederemo al ministro degli Esteri Emma Bonino di riferire immediatamente in Aula sulla vicenda dei Marò italiani in merito alle dichiarazioni del ministro dell'Interno indiano Sushil Kumar Shinde che all'indomani del vertice di governo a tre (insieme ai colleghi titolari di Esteri, Salman Khurshid e Giustizia, Kapil Sibal) ha sostenuto che una decisione sulla pena di morte verrà presa entro due tre giorni”. A distanza di due anni – hanno detto ancora Meloni, La Russa e Crosetto – “non solo i nostri due militari sono ancora trattenuti in India in barba al diritto internazionale ma addirittura al contrario degli accordi sottoscritti viene ipotizzata per loro la condanna a morte. Di fronte a questa vergogna nazionale l'immobilismo del governo Letta è scandaloso”.

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