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Deficit / PIL al 2,4%

Manovra, ipotesi deficit al 2,4% solo per il 2019. Ue: “Buon segnale dall’Italia”

Il governo potrebbe modificare alcuni numeri del Def, in particolare il rapporto deficit/pil: Il 2,4% sarebbe mantenuto soltanto per il 2019 mentre già dal 2020 riprenderebbe la discesa. L’Ipotesi potrebbe evitare all’Italia una bocciatura da parte dell’Europa e tranquillizzare i mercati. Lo spread si restringe a quota 284 punti.
A cura di Annalisa Cangemi
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Dopo che il Consiglio dei ministri ha approvato la nota di aggiornamento al Def lo scorso giovedì i mercati hanno mostrato preoccupazione: ieri lo spread ha sfondato quota 300. Rimane alta la tensione tra governo giallo-verde e Ue: l'Europa, attraverso anche le parole del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, ha parlato di un ‘rischio Grecia' anche per l'Italia, se il governo dovesse fissare, come ha già confermato dopo il vertice di ieri sera, al 2,4% il rapporto deficit/Pil. Una strada percorribile, che sarebbe anche un parziale passo indietro, sarebbe quella di prevedere il rapporto deficit/Pil al 2,4% solo per il primo anno, e non per tre anni. La pubblicazione della nota di aggiornamento del Def è attesa nelle prossime ore. Oggi a metà giornata ci sarà invece un nuovo vertice a Palazzo Chigi.

"Lo abbiamo sempre detto. Noi quest'anno volevamo mantenere almeno una parte degli impegni sacrosanti presi con gli italiani. È una manovra coraggiosa, le minacce che arrivano dall'Europa non mi sfiorano. L'anno prossimo debito e deficit scenderanno", ha assicurato il ministro degli Interni Matteo Salvini a ‘Mattino 5'. E poi ha aggiunto: "

Quel che è certo è che l'ipotesi di prevedere il rapporto deficit/Pil solo per il 2019 potrebbe calmare i mercati. Lo spread tra Btp e Bund si è ristretto questa mattina a quota 284 punti. Il rendimento del titolo decennale è a 3,30%, dopo aver chiuso ieri al top da marzo 2014 al 3,47%.

Rimangono comunque i capisaldi della manovra: reddito di cittadinanza, flat tax sulle partite iva e riforma della legge Fornero con la Quota 100. L'obiettivo del Governo, come ha ribadito il ministro Tria, è portare il Pil del 2019 all'1,6%, grazie anche ad un piano straordinario di investimenti.

Sui vitalizi intanto inizia a muoversi anche Palazzo Madama, dopo che a Montecitorio l'Ufficio di presidenza ha da tempo deliberato di ricalcolare con il metodo contributivo i vitalizi già in erogazione (che si avvalevano del sistema retributivo). Il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha fatto sapere che la questione dei vitalizi verrà definita nel corso del Consiglio di presidenza del 16 ottobre, ma già oggi (alle 14,30) lo stesso Consiglio si riunirà per l'adozione di un testo base, fissando il termine per la presentazione degli emendamenti a venerdì 12 ottobre alle 12.

L'Europa vede di buon occhio l'apertura dell'Italia

La revisione della traiettoria del deficit dimostra che "l'Italia ha compreso i timori dell'Ue", ha dichiarato il Commissario Ue per gli Affari economici, Pierre Moscovici, che giudica "un buon segnale la revisione dei conti". E poi sottolinea: In Europa "abbiamo delle regole abbastanza precise", che "non sono stupide" e "dicono che il deficit nominale deve essere contenuto, sotto al 3% e che il deficit strutturale deve migliorare".

"Dobbiamo attendere la comunicazione dei dettagli" da parte dell'Italia. "Con il 2,4% –  prosegue il commissario Ue Moscovici – c'è un rischio, è possibile che il deficit strutturale non sia nella traiettoria fissata dal patto di stabilità e crescita". Poi, a margine dell'International Economic Forum of the Americas presso la sede Ocse di Parigi, aggiunge: "Faremo rispettare le regole. Una crisi tra Bruxelles e l'Italia sarebbe assurda".

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