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M5S, Restitution Day: “Rispettiamo le promesse elettorali”

I parlamentari del Movimento 5 Stelle restituiscono più di 1,5 milioni di euro: il denaro verrà versato in un fondo di ammortamento del debito pubblico.
A cura di Davide Falcioni
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Dopo aver rifiutato i 42 milioni di euro del rimborso elettorale, il Movimento 5 Stelle restituisce oltre un milione e mezzo di, frutto dei "risparmi" di due mesi e mezzo di attività parlamentare. Il denaro verrà versato nel fondo di ammortamento del debito pubblico e, secondo il vice presidente della camera Di Maio, "se tutti i partiti facessero come noi si risparmierebbero 50 milioni di euro". A consegnare simbolicamente un assegno sono – oltre a Di Maio – Riccardo Nuti, capogruppo alla Camera, Nicola Morra capogruppo al Senato e Laura Bottici Questore del Senato. Il debito pubblico italiano è di 2.041 miliardi di euro.

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"E’ una festa. Stiamo dimostrando che si può fare politica anche senza soldi – spiega Riccardo Nuti – se lo facessero anche gli altri gruppi parlamentari avremo molti risparmi. Rinunciando a queste cifre si può comunque fare politica. Avere delle idee non ha un prezzo". Sulla sua pagina facebook, intanto, il deputato Manlio Di Stefano scrive: "In un momento in cui si chiedono immani sacrifici agli italiani e la casta banchetta sui cadaveri dei morti suicidi, il MoVimento 5 Stelle fa un gesto mai visto nella storia della Repubblica italiana restituendo per i soli primi 2 mesi e mezzo oltre 1.5 milioni di euro. Ho la sensazione che non sia abbastanza evidente la portata di questo evento non tanto in se bensì per ciò che rappresenta per questo paese. Ogni cittadino in Parlamento sta rinunciando, col sorriso, ad una cifra cospicua (intorno ai 10.000 euro) perché questo è l’impegno preso coi cittadini, per coerenza, ma soprattutto perché crediamo fermamente che i soldi uccidano la passione, che i soldi conformino verso il basso, che i soldi distacchino dalla realtà".

Il tema dei costi della politica è stato il più discusso anche durante la conferenza stampa: "La Camera dei Deputati – ha detto Di Maio – costa 1,3 miliardi di euro. Dobbiamo trovare il modo per fare dei tagli, anche per quanto riguarda il costo del personale. Ci stiamo attivando in questo senso. Per quanto ci riguarda continueremo a versare il denaro risparmiato in un fondo per la riduzione del debito pubblico". L'incontro con Napolitano, richiesto da Grillo in un post e dai parlamentari M5S in una lettera, si terrà mercoledì: "Il Presidente aveva proposto domani, ma noi avevamo già un impegno e abbiamo chiesto di rimandare alla prossima settimana". Per finire si è tornati alla polemica sullo scioglimento delle Camere: "In questa fase il parlamento non fa altro che ratificare provvedimenti del governo. Ma se mille persone non possono decidere nulla, ad esempio sull'acquisto dei Caccia F-35, cosa ci stanno a fare?".

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