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M5S contro il reato di apologia del fascismo: “Legge liberticida”

Annunciando la propria contrarietà all’istituzione del reato di propaganda nazi-fascista, il Movimento 5 Stelle ha sostenuto che il ddl Fiano, in discussione alla Camera, sia un provvedimento liberticida. Immediate le polemiche, Renzi è intervenuto sulla questione ricordando ai 5 Stelle che “liberticida era il fascismo”.
A cura di Charlotte Matteini
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Il Movimento 5 Stelle ha annunciato la propria contrarietà al disegno di legge proposto dal dem Fiano che istituisce il "reato di propaganda del regime fascista e nazifascista". Il ddl, che approderà oggi pomeriggio alla Camera per la discussione generale, mira a punire la propaganda del regime fascista e nazifascista mettendo al bando la vendita di gadget che riportano immagini e frasi del Ventennio, nonché il saluto romano, l'ostentazione pubblica di simboli e istituisce inoltre l'aggravante nel caso in cui la propaganda avvenga via web. Il ddl Fiano però è considerato dagli esponenti del M5S un provvedimento che viola la libertà di opinione. "Il provvedimento in esame si palesa sostanzialmente liberticida", hanno rilevato i deputati grillini in un parere consegnato la scorsa settimana alla Commissione Affari costituzionali della Camera. "Vengono punite anche condotte meramente elogiative, o estemporanee che, pur non essendo volte alla riorganizzazione del disciolto partito fascista, siano chiara espressione della retorica di tale regime, o di quello nazionalsocialista tedesco" mentre "la Cassazione ha confermato che l'idoneità lesiva della condotta viene in rilievo solo in quanto realizzata nel corso di pubbliche riunioni o manifestazioni, non anche in un ambito privato e ciò ha correttamente determinato, ad esempio sulla punibilità saluto romano, pronunciamenti da parte dei giudici di merito con sentenze di senso diverso a seconda dei casi, senza arbitrari automatismi".

La presa di posizione del Movimento 5 Stelle ha scatenato un'infuocata polemica politica. Qualche giorno fa, commentando su Facebook, il relatore Emanuele Fiano aveva già contestato le ragioni degli onorevoli pentastellati sostenendo: "‪Lunedì 10 luglio in aula alla Camera la Legge che introduce il reato di propaganda del regime fascista e nazionalsocialista, a mia prima firma. I 5S voteranno contro sostenendo che è una legge liberticida. Li ringrazio per la chiarezza, la differenza tra le nostre idee è per me un vanto". ‬Nella mattinata di oggi, l'onorevole Fiano è tornato a parlare dell'argomento attaccando il Movimento 5 Stelle: "È stato l'unico partito a presentare un parere alternativo in sede di Commissione. La legge Scelba prima e quella Mancino dopo hanno di fatto previsto che nel nostro ordinamento repubblicano ci siano dei limiti all'espressione di opinioni. E le idee di violenza, razzismo e discriminazione non devono più tornare".

A margine della polemica, è intervenuto anche Matteo Renzi con un post su Facebook: "C'è una proposta di legge di Lele Fiano sull'apologia del fascismo. Lele sa bene che cosa significa il fascismo, lo conosce sulla sua pelle. E sulla pelle di suo padre, Nedo, sopravvissuto ai campi di sterminio, con il numero ancora tatuato sul braccio. I Cinque Stelle hanno detto che NON sono d'accordo su questa legge. Rispettiamo le opinioni altrui. Ma hanno scritto che questa legge è "LIBERTICIDA". Amici, intendiamoci bene. Liberticida era il fascismo, non la leggi sull'apologia del fascismo. Liberticida era il fascismo, ripetiamolo, fa bene. Perché le parole sono importanti. Si può non conoscere la geografia. Ma non si può ignorare la storia. Non si può riscriverla. Ognuno voti come gli pare. Ma liberticida era il fascismo e sarà bene dirlo ad alta voce tutti insieme".

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