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Lucca, tentano di uccidere giovane per esclusione dalla chat di WhatsApp: tutti condannati

Condannato anche l’ultimo imputato maggiorenne del gruppo che si è reso protagonista di una assurda aggressione in strada nel centro di Altopascio che stava per costare la vita a un giovane 23enne. La spedizione punitiva era partita perché uno di loro era stato escluso dalla chat comune di un gruppo di WhatsApp.
A cura di Antonio Palma
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Si è conclusa con la condanna anche dell'ultimo imputato maggiorenne ancora a processo l'assurda vicenda del tentato omicidio di un giovane ventitreenne per un'esclusione dalla chat di WhatsApp, avvenuto ad Altopascio, nella provincia di Lucca, nel febbraio di tre anni fa. Il Giudice del Tribunale di Lucca, accogliendo la richiesta di pena avanzata dal Pubblico Ministero, nelle scorse ore infatti ha condannato a 4 anni e sei mesi di reclusione uno degli adulti coinvolti, un 25enne ritenuto colpevole di concorso nel reato di tentato omicidio. Secondo la sentenza, il giovane faceva parte del gruppo composto da sette persone responsabile della spedizione punitiva contro la vittima che per poco non costò la vita al ragazzo.

Come ricostruito dagli investigatori del Comando Provinciale Carabinieri di Lucca, tutto è nato da un diverbio tra un ragazzo rumeno e uno albanese per una semplice esclusione da un chat comune su WhatsApp. Nel dettaglio, pare che il giovane albanese avesse inviato espressioni offensive nei confronti di una ragazza del gruppo e per questo era stato escluso dalla chat dal 23 enne, amministratore del gruppo WhatsApp. Da qui la diatriba tra i due sfociata ben presto in minacce esplicite e infine nel proposito di vendetta.

Dopo alcuni giorni di accuse e minacce online, i due si diedero appuntamento per un chiarimento nel centro di Altopascio. Il 23enne si presentò col padre e il fratello mentre il rivale con fratello e altri cinque giovani che però arrivarono all’appuntamento muniti di corpi contundenti, cacciaviti e forse anche un coltello. Alla vista della vittima, si scagliarono subito contro di lui aggredendolo brutalmente. Il 23enne venne colpito alla fronte con un’arma da punta e rimase ricoverato in ospedale in condizioni gravissime per lungo tempo. I maggiorenni sono stati tutti processati e condannati, ancora in corso invece il procedimento per un minorenne.

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