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Londra, la prima vittima identificata è una canadese: Chrissy stava per sposarsi

È una donna canadese la prima vittima identificata con nome e cognome tra quanti hanno perso la vita nell’attentato di Londra di sabato sera. Si chiamava Christine Archibald, è morta tra le braccia del fidanzato.
A cura di Susanna Picone
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È stata identificata la prima delle sette vittime degli attentati di Londra del 3 giugno. Si tratta di una donna canadese di trenta anni che si chiamava Christine Archibald, secondo quanto riferito dalla sua famiglia in una breve dichiarazione inviata all’emittente canadese Ctv e rimbalzata sui media britannici. La famiglia ha espresso il suo dolore e ha ricordato il lavoro della donna, da tutti chiamata “Chrissy”, in un ospizio per senzatetto a Calgary prima del suo trasferimento in Europa per raggiungere il fidanzato. “Nel suo cuore aveva spazio per tutti e credeva fermamente che ogni persona doveva essere rispettata”, ha detto la famiglia di Christine in una dichiarazione. A strutture per i senzatetto la famiglia chiede che vadano tutte le donazioni rivolte a lei che siano di tempo o di denaro. “Dite che vi ha mandato Chrissy”, hanno scritto.

È morta tra le braccia del fidanzato – Chrissy, da quanto emerso, avrebbe dovuto sposarsi nei prossimi mesi. La sera dell’attacco si trovava a Londra insieme al fidanzato, che l’ha vista morire. “L’aveva tra le sue braccia e l’ha vista morire”, ha dichiarato la sorella dell’uomo. Il primo ministro canadese Justin Trudeau, alla notizia di una sua connazionale tra le vittime, ha detto di avere il “cuore spezzato”.

Trump: “Proteggerò Stati Uniti” – Intanto, mentre a Londra prosegue la caccia agli eventuali complici dei terroristi uccisi, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha sottolineato la sua “determinazione, più forte che mai, a proteggere gli Stati Uniti e i suoi alleati da un nemico codardo che ha dichiarato guerra alla vita innocente, da troppo tempo”. “Questo è il terzo attacco in tre mesi in Gran Bretagna”, ha invece detto la premier britannica Theresa May subito dopo gli attentati. “Gli attacchi non sono collegati ma siamo di fronte a un nuovo trend: il terrorismo chiama il terrorismo e gli assalitori vengono ispirati da altri assalitori”, ha aggiunto sottolineando che “quando è troppo è troppo” e che “le cose devono cambiare”.

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