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La legge elettorale approda in aula, oggi il voto sulle pregiudiziali (DIRETTA)

La riforma della legge elettorale ha ufficialmente iniziato il suo iter a Montecitorio. Dopo l’ok della commissione Affari costituzionali, con il M5s che ha disertato l’aula, oggi voto alla Camera sulle pregiudiziali di costituzionalità.
A cura di Biagio Chiariello
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13.50 – 12.52 – Renzi: “Bene, abbiamo tenuto” – “Bene, abbiamo tenuto, ora avanti, si fa”. Così Matteo Renzi, segretario del Pd, parlando con i suoi dopo il voto segreto sulle pregiudiziali, si dice soddisfatto, a quanto si apprende, sulla tenuta dei democratici.

12.40– Seduta sospesa, commissione Bilancio esamina emendamenti – La seduta alla Camera è sospesa, su richiesta di Ettore Rosato del Pd, per dare possibilità alla commissione Bilancio di esaminare gli emendamenti all'Italicum esprimendo il parere richiesto. La seduta riprenderà alle 14:30. ”Credo che nel giro di due ore la commissione Bilancio riuscirà a esprimere un parere sul testo di riforma della legge elettorale” uscito fuori dalla commissione Affari costituzionali. Lo dice in aula alla Camera il presidente della commissione Bilancio, Francesco Boccia (Pd).

12.30 – Il M5S abbandona Aula – I deputati grillini hanno abbandonato l’aula della Camera dopo la bocciatura del rinvio in commissione della legge elettorale. “Non saremo mai complici di questo ennesimo scempio e abbandoniamo immediatamente l’Aula”, ha detto Giuseppe Brescia. “Una decisione che dispiace – ha sottolineato la presidente della Camera Laura Boldrini – perché in quest’Aula si può discutere e dibattere”.

11.20 – Boldrini: "Via o faremo il caos" – Anche la Lega protesta sull'onda lunga a 5 Stelle: "Boldrini inadeguata. Si dimetta subito o sarà il caos", dice il segretario Matteo Salvini. Il carroccio non ha partecipato alle votazioni della Camera sulla legge elettorale in solidarietà per Christian Invernizzi, "cui ieri è stato impedito di votare in Commissione

10.40 – Voto sulle pregiudiziali al via – L’Aula della Camera ha iniziato l’esame delle pregiudiziali di costituzionalità e di merito presentate da Sel, Pi, Fdi e M5s sulla riforma della legge elettorale. E’ stato richiesto il voto segreto.

10.25 – Lega abbandona Aula per protesta – La Lega Nord non prenderà parte alle votazioni di oggi alla Camera. Lo annuncia Giancarlo Giorgetti in solidarietà per Christian Invernizzi, “cui ieri è stato impedito di votare in Commissione”. L'esponente del Carroccio denuncia che "non c’è violenza maggiore di impedire a un deputato di votare”. La presidente Laura Boldrini ha negato la ripetizione del voto di ieri in commissione.

La legge elettorale arriva al test dell'aula della Camera. Questa mattina è previsto il voto  a scrutinio segreto dei deputati sulle quattro pregiudiziali di costituzionalità (di Sel, della Lega, del M5s e dei Popolari per l’Italia)  che rischiano già di far saltare l'Italicum uscito dall'intesa tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Un inizio di discussione funestato però dalla baraonda creato ieri dal gruppo del M5s che ha occupato la sede della commissione Affari costituzionali per contestare la "ghigliottina" sui tempi dell'esame del decreto Imu-Bankitalia in Aula.

 Va detto che a Montecitorio approda un testo base "vecchio", votato in fretta e furia dalla commissione Affari costituzionale. E' quello depositato dal relatore Francesco Sisto (Fi) in Commissione, senza le ultime modifiche dell'accordo tra Pd e Forza Italia: la soglia per il premio di maggioranza passa dal 35 al 37%, il premio ridotto dal 53 al 52%. E lo sbarramento per i piccoli partiti che passa dal 5 al 4,5 per cento. Proprio le piccole formazioni in Parlamento protestano contro l'Italicum, "egge fatta per tagliare fuori il M5S", denuncia Beppe Grillo dal suo blog. Lega e Fdi chiedono invece di votare sulla possibilità di rimandare il testo in Commissione.

L'obiettivo è quindi quello di superare lo scoglio delle pregiudiziali. Poi dalla prossima settimana dovrebbe esserci il voto sugli emendamenti.  Ne sono arrivati poco più di 400. E' però probabile che la riforma sulla legge elettorale debba lasciare spazio ad altri decreti del governo, come quello sulle carceri e Destinazione Italia. Si punta comunque a chiudere entro la metà di febbraio.

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