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La legge anti-casta sui vitalizi potrebbe essere incostituzionale

La discussione alla Camera sulla proposta di legge Richetti è prevista per il prossimo 25 luglio. Poi il provvedimento verrà discusso in Senato. Ma rischia la bocciatura della Corte Costituzionale.
A cura di Annalisa Cangemi
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La proposta di legge di Matteo Richetti (Pd) sull'abolizione dei vitalizi, rischia di essere bloccata perché incostituzionale. Dopo l'ok arrivato dalla Commissione bilancio della Camera, il provvedimento sul ricalcolo della pensione con metodo contributivo approderà a Montecitorio la prossima settimana, il 25 luglio. Il voto potrebbe essere atteso già per mercoledì 26. E poi la legge verrà discussa in Senato.

Ma le perplessità della Commissione che ha licenziato il testo si concentrano su tre passaggi critici. Il primo è la soppressione della gestione separata dell'Inps, che secondo la Commissione non può essere applicata. E proprio su questo punto tecnici ed esperti concordano sul fatto che sia irrinunciabile per la fattibilità della nuova legge la creazione di una cassa ad hoc. La seconda criticità è invece rappresentata dall'estensione della legge anche alle Regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano. Ma l'allargamento del provvedimento alle Regioni comporta un ricalcolo delle pensioni esistenti ed una sua conseguente riduzione. Su un atro punto potrebbe poi arrestarsi la legge: la rideterminazione degli assegni vitalizi. La proposta di legge ha infatti carattere retroattivo, e si basa su un principio di equiparazione delle pensioni dei parlamentari a quelle degli altri lavoratori del settore pubblico. La rideterminazione sarebbe dunque un chiarimento che servirebbe ad evitare contenziosi, e spreco di tempo e denaro. Su queste tre questioni la legge Richetti rischia di impantanarsi.

Non la pensa così il capogruppo del Pd Rosato, secondo cui le osservazioni della commissione Bilancio non toglierebbero nulla all'efficacia del provvedimento. Piuttosto si è detto soddisfatto della calendarizzazione del voto, che rischiava di slittare in autunno: la conclusione dell'iter prima della pausa estiva dei lavori dell'Aula è già un primo traguardo.   

Ma secondo le accuse del M5s mancano le cifre ufficiali sui vitalizi già esistenti: "Come in un caveau inaccessibile, i dati sui vitalizi ai parlamentari restano blindati nei palazzi. Con un blitz in commissione, infatti, il Pd ha stoppato la valutazione precedentemente chiesta alla Ragioneria dello Stato col risultato che Camera e Senato non trasmetteranno i dati relativi ai vitalizi", ha detto Simone Valente, capogruppo M5S alla Camera.

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