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La Guardia di Finanza arriva anche alla Regione Emilia Romagna

I militari della Fiamme Gialle sono stati mandati dalla procura di Bologna per acquisire i libri contabili e i documenti finanziari di Viale Aldo Moro. Nel fascicolo, che è ancora contro ignoti, compare però un’ipotesi di reato, quella di peculato.
A cura di Biagio Chiariello
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Tempi duri per le Regioni. Dopo l'irruzione delle Fiamme Gialle nel Consiglio Regionale del Piemonte e in quello della Campania, l'indagine conoscitiva in Sicilia e lo scandalo della sprecopoli laziale costato l'arresto all'ex capogruppo del Pdl Franco Fiorito, gli uomini della Guardia di Finanza hanno fatto il loro ingresso anche nella sede dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna. Obiettivo è acquisire la documentazione sulle spese sostenute dai gruppi politici di Viale Aldo Moro 50, a Bologna, nella scorsa legislatura e in quella attuale. I sette militari sono stati inviati dalla procura di Bologna che indaga contro ignoti per peculato. Il blitz rientra infatti nell'attività investigativa nell'ambito dell'inchiesta giudiziaria mirata a verificare presunte irregolarità nei conti dei gruppi consiliari regionali.

Curiosamente proprio oggi è in corso una seduta dell'Assemblea legislativa sul tema dei costi della politica, anche a seguito dell'onda mediatica innescata dallo caso Lazio che ha portato alle dimissioni di Renata Polverini. Già all'inizio dell'anno in Consiglio si era deciso di tagliare in preventivo. Poi, il terremoto in Emilia ha portato ad un'ulteriore riduzione di due milioni per sostenere le zone colpite. Sembra che i finanzieri non abbiano ancora prelevato nulla, ma hanno chiesto tutte le carte relative al bilancio dei gruppi consiliari per la legislatura in corso (dal 2010, ma in particolare sugli ultimi due anni), compresi rendiconti e fatture. Per quel che riguarda il 2011, le spese ammontano a 4,8 milioni di euro: costi del'attività politica, delle pubblicazioni, di rappresentanza, oneri del personale eccetera.
Ad analizzare tutti i documenti saranno, nei prossimi giorni, un pool di cinque investigatori della Finanza che ieri ha incontrato le due pm titolari del fascicolo, Morena Plazzi e Antonella Scadellari.

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