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La Francia vieta le sculacciate “educative”

La Francia vieta le sculacciate a scopo educativo. Il disegno di legge – che porta la firma del partito liberale Modem – va a modificare la normativa attuale attraverso l’inserimento di una norma che impone che “l’autorità genitoriale si esercita senza violenza fisica o psicologica”. Nessuna sanzione penale è prevista.
A cura di Charlotte Matteini
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La Francia vieta le sculacciate a scopo educativo. Secondo quanto si apprende, l'Assemblea nazionale ha vietato le punizioni corporali a scopo educativo. In sostanza, il disegno di legge che si propone di vietare le sculacciate a scopo educativo – che porta la firma del partito liberale Modem – va a modificare la normativa attuale attraverso l'inserimento di una norma che impone che “l’autorità genitoriale si esercita senza violenza fisica o psicologica”. In questo modo, la Francia  andrebbe ad allinearsi ai partner europei che già prevedono esplicitamente il divieto di punizioni fisiche.

Il divieto di legge, però, non sarà accompagnato da sanzioni penali in quanto la sua valenza sarà prettamente simbolica. Secondo la relatrice del testo, la deputata Maud Petit, l’eliminazione di ceffoni e sculacciate a scopo educativo "metterà definitivamente fine alla possibilità per i giudici di riconoscere un diritto di correzione ereditato dal diciannovesimo secolo”.

Proprio sulla questione delle punizioni corporali a scopo educativo intervenne nel 2015 il Consiglio d'Europa. L'organismo internazionale sanzionò simbolicamente la Francia per non aver ancora vietato le punizioni corporali sui bambini, violando in questo modo l'articolo 17 della Carta Europea dei Diritti Sociali di cui è firmataria e che impone agli stati di "proteggere i bambini e gli adolescenti dalla negligenza, dalla violenza e dallo sfruttamento", chiedendo allo Stato europeo di provvedere con l'adeguamento della legislazione nel rispetto dei dettami della Carta siglata.

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