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L’avvocato Taormina contro la Franzoni: “Non mi ha pagato, mi prendo la villa di Cogne”

La denuncia di Carlo Taormina a Radio 24: “Annamaria Franzoni mi deve ancora 800mila euro, se non mi paga mi prendo la villa di Cogne”. Poi è pronto a rivenderla, perché “è una bella casa ma è maledetta”.
A cura di Susanna Picone
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La denuncia di Carlo Taormina a Radio 24: “Annamaria Franzoni mi deve ancora 800mila euro, se non mi paga mi prendo la villa di Cogne”. Poi è pronto a rivenderla, perché “è una bella casa ma è maledetta”.

Tutti ricordiamo la tragica storia del delitto di Cogne, di quella casa maledetta nella quale nel gennaio del 2002 avvenne l’omicidio di un bambino di soli tre anni. Il piccolo Samuele Lorenzi, ucciso con almeno 17 colpi alla testa e per il quale omicidio è stata condannata dalla Cassazione Annamaria Franzoni, la mamma del bambino. Annamaria, nel corso degli anni, è stata difesa dal noto avvocato Carlo Taormina che ha sempre sostenuto la sua innocenza e anche oggi, mentre viene fuori la storia dei pagamenti mancati dalla famiglia Franzoni-Lorenzi, non cambia la sua idea ma annuncia di intraprendere un’azione giudiziaria contro la donna proprio perché non lo avrebbe ancora pagato per il suo lavoro.

La Franzoni ha un debito con Taormina di 800mila euro – L’avvocato Taormina si sfoga durante la trasmissione La Zanzara su Radio 24 e dice di aspettare dalla Franzoni ancora 800mila euro. Nel caso in cui non dovesse riceverli è pronto a prendersi proprio quella villa maledetta di Cogne.

Cogne mi ha portato jella, mi ha dato una marea di seccature. Dalla famiglia Franzoni non ho guadagnato manco un euro. Anzi, sto per fare un’azione giudiziaria contro la Franzoni, voglio sequestrare la villa di Cogne. Mi devono dare circa 800mila euro. Se mi pagano, la casa se la tengono, altrimenti la prendo io. È una bella casa ma è maledetta, non ci dormirei mai. Se la prendo la rivendo subito.

Insomma, la casa teatro degli orrori potrebbe trasformarsi nella parcella per l’avvocato che ha difeso la mamma di Samuele e cambiare dunque proprietà. Taormina però continua a ribadire che quella donna non ha ucciso suo figlio: “Per me Annamaria resta innocente, mi deve solo dare dei soldi”.

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